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Miliardi di Tappeti di Capelli

Scritto il 07 April 2008 alle 20:08

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"Miliardi di Tappeti di Capelli", di Andreas Eschbach.

In quarta di copertina:

Da tempo immemorabile, in un mondo lontano, gli uomini intessono tappeti annodando i lunghi capelli delle loro figlie e delle loro mogli. Sono manufatti cosí complessi che nel corso della vita ogni tessitore porta a termine un solo tappeto. L’arte viene trasmessa in eredità da ogni padre al proprio discendente maschio, fin dall’inizio della Storia. Quegli oggetti preziosi sono creati per l’imperatore divino, che si trova su un altro pianeta, affinché vi adorni il suo palazzo. Ma qualcosa sta cambiando: dei ribelli hanno osato sfidare l’imperatore, e si diffonde la voce che nei tappeti si celi un segreto inimmaginabile. Il dubbio si insinua così in una società arcaica e immobile, e una realtà nuova si appresta a lacerare costumi e tradizioni immutabili.

Perché producono tappeti di capelli che richiedono un lavoro di una vita per un'uomo, un imperatore, un Dio che non hanno mai visto, se non tramite immagini, e per adornare un palazzo sconosciuto? Perché ciascun mondo crede di essere l'unico a produrre i tappeti di capelli, immaginando che altri mondi soddisfino altri bisogni dell'Impero? Nessuno si chiede a cosa servano miliardi di tappeti?

Un intreccio di racconti differenti dalle caratteristiche e dai toni diversi: alcuni abbastanza tranquilli, altre dal significato profondo, altri ancora terribilmente normali, se non fosse per i finali inquietanti e imprevedibili. Non vi è una linea temporale precisa che colleghi brani successivi ed ognuno presenta personaggi diversi, reintroducendo altri personaggi già conosciuti in modo più o meno velato. È un continuo alternarsi di flashback e flashforward. Protagonisti di un racconto diventano co-protagonisti di un altro, in una sorta di puzzle che ricompone la trama globale.

Le vicende hanno inizio su un pianeta tecnologicamente arretrato e desertico, uno dei tanti presenti nella galassia, raggiunto periodicamente da astronavi atte a raccogliere i tappeti prodotti dagli abitanti. La somma ricavata dalla vendita del tappeto è destinata all'unico figlio maschio che sia concesso avere, il quale deve estinguere il debito contratto verso il padre producendo il proprio tappeto e così via, di generazione in generazione, in un processo cristallizzato per millenni.

Se questo vi può sembrare strano, rimarrete ancora più stupiti nello scoprire quale incredibile disegno vi sia dietro a questa evoluzione delle vicende.

Nelle prefazione si legge:

È una storia di tessitori di capelli. Non posso promettervi che l'amerete. Non posso neppure promettervi che vi piacerà. Posso solo fare una promessa: non la dimenticherete, mai.

Una pr(e|o)messa immodesta da parte dell'autore, che tuttavia non può che essere perdonata visto che si tratta di una storia estremamente originale, appassionante ed unica che porta ad una riflessione amara ed estremamente attuale sulle conseguenze dell'utilizzo del potere politico veicolato dalla religione.

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Prossima lettura: "Bay City", Richard K. Morgan.

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Errori

  • quarta di copertina: prima scrivono "cosí" e poi "così";
  • pag. 31, -11: "gli" -> "le";
  • pag. 43, 3: "mente" -> "mentre";
  • pag. 74, 4: "gli" -> "le";
  • pag. 75, -1: strano uso delle virgolette;
  • pag. 236, -14: manca un punto, non sembra solo non essere stato stampato;
  • pag. 236, -7: virgolette non chiuse;
  • pag. 260, 12: manca un punto o non è stato stampato.

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Citazioni

  • pag. 9: "È una storia di tessitori di capelli. Non posso promettervi che l'amerete. Non posso neppure promettervi che vi piacerà. Posso solo fare una promessa: non la dimenticherete, mai";
  • pag. 104: "Si poteva pure sentire che ognuno aveva la possibilità di scriverci; era una puttana di libro".

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New Wor(l)ds

  • epìgone: imitatore, seguace; spec. di artista, scrittore, filosofo e sim.: che imita, gener. senza originalità, un predecessore illustre;
  • bordura: margine ornamentale di un’aiuola.

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Informazioni sul libro:

Titolo originale Die Haarteppichknüpfer
Editore Fanucci
Anno di prima pubblicazione 1995
Pagine 284
Legatura brossura
Prezzo € 7,90
ISBN 978-88-347-1165-3

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3 commenti ↓

  • 1 LockNo Gravatar ~ 23/07/2015 @ 02:05:47

    E' curioso che il primo post nella lista di quelli attinenti appartenga alla Fondazione perché lo stile narrativo di questo libro mi ha ricordato molto quello del ciclo di Asimov.
    Molto originale, specialmente nel finale, l'autore è dotato di una cattiveria davvero ammirevole. 🙂

    P.S. I numeri li avevo sommati correttamente ma, essendo scritti in lettere, avevo inserito il risultato nello stesso modo! 😛

  • 2 GiacomoNo Gravatar ~ 23/07/2015 @ 22:50:04

    Penso sia stato associato a quell'altro post perché si parla di un Impero 🙂

  • 3 LockNo Gravatar ~ 24/07/2015 @ 15:17:08

    Giusto. Effettivamente credo che Andreas si sia molto ispirato ad Isaac. 🙂

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