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I Pilastri della Terra

Scritto il 30 September 2006 alle 15:02

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Come vi avevo annunciato al termine di un altro post, eccovi la recensione de "I Pilastri della Terra" di "Ken Follett".

kenfollett-ipilastridellaterra.jpg

 


Non vi piace la storia? Non vi interessa l'architettura? Non vi siete mai chiesti cosa comportava costruire una cattedrale nel medioevo?

A tutte queste domande avrei risposto di "no" prima di leggere questo libro; in particolare non ho mai amato la storia, soprattutto grazie alla professoressa delle superiori di storia e filosofia Tubi!

Prima di addentrarmi nel libro, vi sbologno subito il classico riassuntino presente sul retro:

"Un mistery, una storia d'amore, una grande rievocazione storica: nella sua opera più ambiziosa e acclamata, Ken Follett tocca una dimensione epica, trasportandoci nell'Inghilterra medioevale al tempo della costruzione di una cattedrale gotica. Intreccio, azione e passioni sullo sfondo di un'era ricca di intrighi e tradimenti, pericoli e minacce, guerre civili, carestie, conflitti religiosi e lotte spietate per la successione al trono. Un grande romanzo che si sviluppa lungo più di quarant'anni di storia, i cui indimenticabili protagonisti sono vittime o pedine di avvenimenti che ne segnano i destini e rimettono continuamente in discussione la costruzione della cattedrale. Un capolavoro in cui Ken Follett si conferma indiscusso maestro del thriller."

Non avrei mai immaginato di poter apprezzare a tal punto un romanzo storico, benché sia un thriller, ma la lettura mi ha sorprendentemente portato ad immergermi nel periodo storico di cui tratta, ovvero l'Inghilterra medioevale negli anni dal 1135 al 1174 (prologo del 1123).Le vicende si svolgono principalmente nelle città di Kingsbridge e Shiring, collocate dall'autore nella parte sud-orientale dell'Inghilterra, e nelle foreste limitrofe. La descrizione dei luoghi, che può forse sembrare prolissa, è tuttavia agile e riesce a rendere i sapori e gli odori degli stessi e a far percepire le condizioni climatiche con cui si devono confrontare i personaggi.

La storia si dipana lungo più di 1000 pagine senza mai essere noiosa, grazie all'abilità dell'autore di intrecciare gli eventi tra di loro senza creare alcuna confusione nella narrazione, ma mantenendo viva l'attenzione.

Il linguaggio utilizzato è semplice e spesso crudo e ruvido: non lo ritengo un difetto, anzi non fa altro che descrivere più efficacemente le condizioni di vita nella realtà quotidiana del medioevo.

Per darvi un'idea del tipo di linguaggio che potete anche trovare, vi riporto un periodo che mi ha colpito soprattutto per la sua collocazione. Terminata la "Parte Seconda" del libro, seguono due facciate contenenti una raffigurazione dei lavori di costruzione della cattedrale, con su scritto "Parte Terza" e il "Capitolo 8", che segue immediatamente, inizia con:

"La puttana scelta da William non era carina; ma aveva le tette grosse e la massa di capelli ricci non gli dispiaceva."

I personaggi principali della storia sono Tom, un muratore povero che ha come sogno quello di costruire una cattedrale, e la sua famiglia; il priore di Kingsbridge Philip, un monaco intraprendente e combattivo, ma sempre nei limiti della legalità e soprattutto della fede; William Hamleigh, figlio di un signorotto, crudele ed ambizioso oltre ogni legge; Ellen, una donna dal passato controverso che ha cresciuto il figlio Jack nelle foreste; Aliena, figlia di un conte, promessa sposa di William, e il fratello Richard; l'Arcivescovo Waleran Bigod, l'antagonista per eccellenza di Philip, bramoso di ottenere vendetta.

Fanno da cornice personaggi storici realmente esistiti, che hanno preso parte alle lotte per la successione al potere in Inghilterra dopo la morte di Enrico I, quali Matilde, figlia del re deceduto, e il cugino dello stesso, Stefano di Blois.

Ken Follett riesce, quindi, a coprire l'intero spettro delle classi sociali dell'epoca: dai più poveri, ai contadini, agli artigiani con le loro corporazioni, ai signorotti, ai nobili di vario grado, fino ad arrivare ai reali e, parallelamente, descrive appartenenti a vari ordini e livelli ecclesiastici.

Un punto di forza della narrazione, a mio giudizio, è sicuramente l'evoluzione dei personaggi, i quali non nascono dal nulla, ma vengono sapientemente caratterizzati, oltre che dalle situazioni che vivono nel corso degli anni in cui si svolge il racconto, anche da avvenimenti della loro giovinezza, attraverso i quali l'autore riesce a illustrare abilmente le radici su cui poggia il carattere di ognuno.

Punto fisso della narrazione è la costruzione della nuova cattedrale di Kingsbridge che porterà allo scontro i poteri temporali ed ecclesiastici, in un turbine di avvenimenti che muterà radicalmente le esistenze dei protagonisti.

Di più non vi posso dire senza rovinarvi la storia, infatti sono stato attento ed ho soppesato le parole in modo da non rivelare alcun colpo di scena. Se non si fosse ancora capito, ho trovato questo libro davvero un capolavoro e non posso che consigliarvelo: riesce a fare amare la perfezione con cui deve essere costruito un muro a piombo!

Schizza immediatamente al secondo posto nella mia classifica personale dei libri che ho letto, naturalmente dopo "Il Signore degli Anelli" di J.R.R. Tolkien :).

Per tutti quelli che troveranno piacevole questo libro faccio presente che, come si legge dal sito ufficiale di Ken Follett, nel 2007 verrà pubblicato il seguito de "I Pilastri della Terra".

Attendo fiducioso :D.

---

Informazioni sul libro:

Titolo Originale The Pillars of the Earth
Editore Mondadori
Anno di pubblicazione 1996
Collana Oscar bestsellers
Pagine 1036
Legatura brossura
Prezzo € 9,40
ISBN 8804413476

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17 commenti ↓

  • 1 poluzNo Gravatar ~ 1/10/2006 @ 20:41:45

    Non so perché, sarà pregiudizio, ma non leggerei mai un libro di Follett...
    Boh! 🙂

  • 2 JhacKNo Gravatar ~ 1/10/2006 @ 21:18:50

    E perché mai? Anch'io ho avuto un cattivo incontro con l'autore, leggendo come primo suo libro "Nel Bianco" (vedi la recensione che ne ho dato in un post), ma ti assicuro che "I Pilastri della Terra" è davvero un capolavoro.

  • 3 NinfaNo Gravatar ~ 17/10/2006 @ 16:44:07

    Penso che questo libro sia uno dei migliori che io abbia mai letto...
    Intreccia amore,guerra, passione tradimenti e a volte momenti romantici..è un opera sensazionale....l'ho letto ben tre volte...

  • 4 chamNo Gravatar ~ 5/11/2006 @ 16:48:41

    okkkkkk nn male cm trama, coinvolgente, intricata però in fin dei conti non ci trovo nessun significato particolare... diciamo un bel libro ma con un solo livello di lettura

  • 5 marcoNo Gravatar ~ 14/12/2006 @ 19:04:43

    io ho tredici anni e l'ho letto in una settiana io amo i libri di ken li ho letti tutti ma penso che il migliore sia codice a zero "code to zero"

  • 6 JhacKNo Gravatar ~ 14/12/2006 @ 19:13:30

    @marco: visto che li hai letti tutti mi piacerebbe un tuo parere su quanto ho scritto nella recensione di "Nel Bianco" (http://jhack.wordpress.com/2006/09/21/nel-bianco/).

  • 7 jessicaNo Gravatar ~ 22/02/2007 @ 15:58:50

    un bel libro, forse uno dei pochi di Ken Follet.
    bella la recensione ma forse avrei descritto di più i personaggi. definire William solo crudele e ambiziioso, specialmente dopo aver lanciato in aria un bimbo e aver violentato almeno 3 donne, lo trovo un po' semplicistico...
    e che dire di Ellen e aliena????

  • 8 DanNo Gravatar ~ 14/03/2007 @ 22:51:04

    Letto anche io....un capolavoro assoluto, probabilmente il miglior libro di Follet e uno dei libri più belli che abbia mai letto!

  • 9 IldaNo Gravatar ~ 16/03/2007 @ 17:27:43

    l'ho finito di leggere solo ieri e vi assicuro che non ho mai letto più di mille pagine in così poco tempo, l'ho praticamente divorato!
    E' il primo libro di Follet che leggo e per me è un capolavoro che entra di diritto nella mia top five!...non ho ancora trovato una persona che non concordi con un giudizio di merito...
    Spero che sia vera la notizia del seguito! Attendo on ansia.
    salud
    Ilda

  • 10 ShinearwenNo Gravatar ~ 22/03/2007 @ 18:21:33

    Si trova al secondo posto anche nella mia classifica,il primo è il Signore egli Anelli..mi sono letteralmente innamorata de "I pilastri della terra",è davvero un capolavoro,non vedo l'ora di poter avere tra le mani il seguito *_*

  • 11 I Pilastri della Terra « Blog ad Improbabilità Infinita ~ 2/10/2007 @ 22:11:04

    [...] Postato in Acquisti, Lettura, Libri, Recensioni, Riflessioni a 15:02:48 di JhacK (INFORMAZIONE DI SERVIZIO: il nuovo blog si trova all’indirizzo https://www.jhack.it/blog, pertanto ti pregherei di visitare questo post a questo indirizzo.) [...]

  • 12 FrancoNo Gravatar ~ 3/01/2008 @ 12:16:50

    Un libro gradevole a leggere.... non di certo un capolavoro.... i libri capolavoro son altri.... son quelli che lasciano qualcosa dentro di noi.... questo è un libro scritto in modo scorrevole... ma paragonabile ad una telenovelas.... che si guarda... ma che poi in fondo ci lascia senza darci nulla... un buon libro... per passare un pò di tempo....

  • 13 martaNo Gravatar ~ 30/01/2008 @ 22:24:33

    perchè è initolato "i pilastri della terra"?

  • 14 hiLLeL81No Gravatar ~ 17/03/2008 @ 12:19:42

    Mi hai fatto venire voglia di leggerlo, anche perché non sei il primo che lo definisce un capolavoro, ed essendo io un amante dei romanzi storici, probabilmente mi piacerà.

  • 15 JhackNo Gravatar ~ 17/03/2008 @ 12:22:46

    @hiLLeL81: beh, non può non piacerti allora, vista le premesse :). Bisogna giusto avere del tempo per leggerlo, considerata la lunghezza.

  • 16 Dj-salivalNo Gravatar ~ 17/08/2009 @ 12:17:57

    Il libro mi è stato relagalato e nn lo avrei mai preso in considerazione altrimenti. La grandezza nn mi ha spaventato affatto dopo essermi letto di seguito “Silmarillion” “Lo hobbit” e “Il Signore degli Anelli”. La capacità descrittiva di Follet è notevole…la precisione nell’analisi psicologica è maniacale…ma…il libro è un clichè dopo l’altro….bello da leggere di per sè, ma alla fine nn lascia nulla di nuovo, nessuna sensazione nn ancora provata in altre letture…nemmeno per diversi gradi di intensità. E’ proprio l’innovazione che manca a Follet. Manzoni aveva anticipato tutto quasi 200 anni prima. Banale la separazione tra bene e male. Sfumature inesistenti. Quasi comica la continua ricerca di una giustificazione divina per atti assolutamente umani, anche se questo per me è quasi un pregio…un’attenta lettura può confermare l’ironia infusa dall’autore. Un libro commerciale come pochi.
    Volete un consiglio? LEGGETEVI “Le Città Invisibili” di Italo Calvino. 100pagine di puro genio letterario. Altro che Follet.

  • 17 coloNo Gravatar ~ 31/08/2009 @ 16:59:35

    Forse mi è sfuggito,ma che fine fa Martha,la figlia di Tom?

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