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Il Vangelo Secondo Biff - Amico di Infanzia di Gesù

Scritto il 19 August 2010 alle 15:29

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"Il Vangelo Secondo Biff - Amico di Infanzia di Gesù", di Christopher Moore.

Dall'aletta sinistra :

Tutti sanno come è nato e come è morto Gesù. La stella cometa, la mangiatoia, i Re Magi; e poi la passione, la crocifissione. Ma che cosa ha combinato dall’infanzia ai trent’anni? Su richiesta del Messia, a duemila anni dalla sua morte, un angelo fa resuscitare il suo migliore amico, Levi detto Biff, a cui spetta il compito di scrivere un nuovo Vangelo che racconti finalmente la vera storia di Gesù di Nazaret. E quella di Biff è un’epopea ricca di miracoli, viaggi, scoperte, kung fu, demoni, morti viventi e folli monaci tibetani. Forse nemmeno l’astuzia e la devozione del migliore amico riusciranno a risparmiare al Salvatore il suo tragico destino. Nessuno, a parte Maddi (Maria di Magdala), gli ha voluto bene quanto lui, ma Biff non permetterà che si sacrifichi e ascenda al cielo senza aver lottato per impedirlo!

Chi ha amato la folle e surreale altalena di personaggi e avventure di Un lavoro sporco, non potrà non gettarsi nella lettura di questa incredibile, divinamente divertente e a tratti commovente rivisitazione delle Sacre Scritture.

Ma vi rendete conto che dell'uomo forse più noto della Storia non si conoscono che gli ultimi tre anni della vita? Per non parlare della data di nascita, di morte o del fatto che sia davvero esistito…ma questo non c'entra con questo libro.

Moore vuole riempire questo buco di sei lustri usando come espediente quello di far rivivere, grazie all'angelo Raziel, Biff, l'unica persona che abbia accompagnato, letteralmente per tutta la vita, Gesù.

Il personaggio di Biff è indiscutibilmente rappresentato come un uomo dalla mentalità moderna, voglioso di ambientarsi in un'epoca che non è la sua, mentre l'angelo Raziel è assolutamente incompatibile con la realtà che lo circonda. Nel periodo di stesura di questo nuovo Vangelo, l'angelo lo tiene segregato in una camera d'albergo, impedendogli qualsiasi contatto col mondo esterno. Raziel diventa ben presto tele-dipendente, ma non riesce in alcun modo a capire che ciò che vede è perlopiù finzione e si appassiona a telefilm e telenovela in maniera patologica, nonostante gli inutili tentativi di Biff di farlo ragionare.

Se Moore è dissacrante nel presentare un angelo stupido, lo è molto di più con tutti gli altri personaggi che popolano la Giudea del I secolo, in particolare con i Magi, i discepoli-apostoli di Gesù e, ovviamente, con Biff.

Biff è probabilmente il vero protagonista di questo romanzo. È l'unico che tratta in ogni occasione Gesù alla pari e senza reverenza e, talora, come un ingenuo. Ha con lui dialoghi serrati e ironici, ma che nascondono spesso insegnamenti seri, e lo bersaglia continuamente con il proprio sarcasmo, dichiarandosi inventore di tale concetto e vocabolo.

A più riprese ci prova con sua madre Maria, ricordandole che si sarebbe preso cura di lei se fosse mai successo qualcosa a Giuseppe. Ma il suo vero amore è Maddi (sì, proprio Maria Maddalena), la quale tuttavia ha un'attrazione per Gesù, anche se quest'ultimo non può ricambiarla. Tuttavia, Biff avrà il modo di sfogarsi con le donne, grazie al desiderio di Gesù di capire cosa sia la fornicazione, ma per interposta persona. Insomma, lo farà peccare al suo posto 😀

Filo conduttore delle vicende è il desiderio di Gesù di capire se sia davvero il Messia: egli, infatti, decide di mettersi alla ricerca dei tre Re Magi per poter aver da loro qualche rivelazione, considerando tutta la strada che avevano fatto solo per vederlo nascere. Questo lo porta a viaggiare per una ventina di anni in compagnia di Biff: conoscerà gli insegnamenti di Confucio grazie a Baldassarre in una fortezza presso Kabul, circondato da concubine (anche Biff imparerà molto, ma da quest'ultime!); in Cina, mediterà e imparerà le arti marziali e il buddismo nel monastero in cui vive Gaspare; infine, in India conoscerà Melchiorre, asceta che vive in una piccola grotta e che gli insegnerà l'induismo...e a moltiplicare le cose, mentre a far da sfondo sono i culti abominevoli legati alla dea Kali.

Gesù non fa altro che carpire ciò che più ritiene meritevole da ogni esperienza che ha vissuto e raggiunge una formazione spirituale completa. Inoltre, come un supereroe moderno, sviluppa ad apprender nuovi "super-poteri"che utilizzerà a fin di bene (o per prendere in giro gli amici).

Tornato in Giudea con Biff, Gesù è più deciso che mai a diffondere i propri insegnamenti, consapevole ora di essere il vero Messia. È così che raccatta nei modi più impensabili i propri discepoli, che poi saranno Apostoli per sua decisione, dopo un astensionismo sicuramente condivisibile. Per fare un paio di esempi, Bartolomeo è rappresentato come uno straccione che puzza e che vive in simbiosi con un branco di cani randagi, mentre Giovanni (Battista) risulta essere una sorta di psicopatico che costringe gli sfortunati che si imbattono in lui a restare con la testa sott'acqua (altro che waterboarding) finché non confessano i loro peccati.

Gesù passa così gli ultimi tre anni di vita, attirando sostenitori e compiendo miracoli che lo rendono presto inviso ai sadducei e lo portano alla condanna a morte. Questa parte si ricongiunge alla tradizione, se non per il ruolo di Biff, di cui naturalmente non dirò nulla :).

Sicuramente vi chiederete perché Biff non sia ricordato dalla Storia, ma anche a questo Moore dà una spiegazione: non voglio rovinarvi il piacere di scoprirlo, ma si tratta di una motivazione commovente e struggente che mostra quanto Biff fosse legato a Gesù, tanto da voler cercare di salvarlo ad ogni costo, andando anche contro la sua volontà.

L'amicizia è forse il tema più importante di questo splendido ampliamento e completamento ucronico (o forse no) di una storia fin troppo nota.  Per quanto mi riguarda, il Vangelo apocrifo di Biff è più attendibile e sicuramente più realistico, quindi voglio crederci  :).

Se solo questo libro fosse stato scritto nell'epoca d'oro dei Monty Python...!

Godetevi le citazioni, anche se ne ho riportate forse un po' troppe, ma mi è piaciuto tantissimo :D.


Prossima lettura: "V for Vendetta", di Alan Moore e David Lloyd.


Citazioni(se siete iscritti ad aNobii, leggetele qui) :

  • pag.23: [Dialogo tra Biff e Gesù]
    «All'inizio vivevamo qui, poi ci siamo trasferiti in Egitto e adesso siamo di nuovo a Nazaret» mi disse. «È stato un lungo viaggio».
    «Stai mentendo, ci vogliono quarant'anni per andare in Egitto».
    «Una volta, adesso è più vicino».
    «Lo dice la Torah. Me l'ha detto il mio abbà. "Gli Israeliti viaggiarono nel deserto per quarant'anni"».
    «Gli Israeliti si erano persi».
    «Persi per quarant'anni?» chiesi ridendo. «Devono essere proprio stupidi».
    «Siamo noi gli Israeliti».
    «Sul serio?».
    «Sì».
    «Devo andare a cercare mia madre».
    «Quando torni, possiamo giocare a Mosè e il faraone?».
  • pagg.43,44: [Biff cerca di convincere Gesù riguardo al migliore lavoro possibile.]
    «Sai, presto dovremo cominciare a lavorare» mi disse Gesù. «Non ci vedremo più quando comincerò ad aiutare mio padre».
    «Guardati intorno: vedi qualche albero?».
    «No».
    «E quelli che abbiamo, gli ulivi, sono contorti e nodosi, giusto?».
    «Giusto».
    «Intendi davvero diventare falegname come tuo padre?».
    «Esiste una possibilità».
    «Una parola, Gesù: pietre».
    «Pietre?».
    «Guardati intorno. Ci sono pietre fin dove puoi spingere lo sguardo. La Galilea non è che una distesa di roccia, terra e ancora roccia. Diventa scalpellino, come me e mio padre. Potremo costruire città per i Romani».
    «In verità, io stavo pensando di salvare l'umanità».
    «Dimentica quelle sciocchezze, Gesù. Pietra: dai retta a me».
  • pag.47: [Gesù e Biff parlano dei mestieri che vogliono fare da adulti]
    «Suo padre è scalpellino» disse Gesù. «Potremmo imparare entrambi il mestiere». [...]
    «Oppure potrei fare il pastore» aggiunsi rapido. «Sembra facile. La scorsa settimana sono andato con Kaliel a curare il suo gregge. La Legge dice che devono esserci due persone con il gregge per impedire che accada un abominio. E io riesco a individuare un abominio a cinquanta passi di distanza».
    Maddi sorrise. «Ci sei già riuscito?».
    «Oh, sì. Ho tenuto a bada tutti gli abomini mentre Kaliel giocava con la sua pecora preferita dietro ai cespugli».
    «Biff» disse Gesù severo «quello è l'abominio che avresti dovuto prevenire».
    "Sul serio?".
    "Sì".
    "Ops. Comunque penso che come dolente sarei eccezionale."
  • pag.85: [Gesù, Biff e Maddi escogitano un piano per circoncidere, nottetempo, una statua di Apollo, n.d.r]Avvertimmo l'odore del romano prima di sentirlo, e lo sentimmo prima di vederlo. I Romani si cospargevano d'olio d'oliva prima di fare il bagno, quindi, se il vento soffiava nella direzione giusta, in una giornata particolarmente calda li sentivi a trenta passi di distanza. Tra l'olio d'oliva sulla pelle e l'aglio e le acciughe essiccate con cui condivano l'orzo, le legioni che marciavano in battaglia dovevano sembrare un'invasione di pizzaioli. Se avessero inventato la pizza.
  • pagg.90,91: [Gesù e Biff si confrontano riguardo all'onanismo. A parole!]«Peccato? All'alba? E di che cosa mi sarei potuto macchiare prima del sorgere del sole?»
    «Del peccato di Onan?»
    Gesù spalancò gli occhi. «Tu l'hai commesso?»
    «No, ma non vedo l'ora di farlo»
    [...]
    Il caro, vecchio peccato di Onan. Quanti ricordi.Il peccato di Onan. Spargere il seme a terra. Picchiare il dromedario. Flagellare il fariseo. L'onanismo, un peccato che richiede centinaia di ore di pratica per essere commesso alla perfezione, o almeno questo è quello che mi ripetevo. Dio uccise Onan per aver sparso il suo seme a terra (il seme di Onan, non quello di Dio. Il Seme di Dio era il mio migliore amico. Pensate che guaio spargere il seme del Signore... Provateci voi a spiegare una cosa del genere.)
    Secondo la Legge, se avevi il minimo contatto con le "emissioni notturne" [...] dovevi purificarti con il battesimo, e non potevi stare insieme agli altri fino al giorno successivo. Intorno ai tredici anni passavo un sacco di tempo dentro e fuori dal nostro mikvah... [...]Spesso, la mattina, quando Gesù e io c'incontravamo per andare al lavoro, ero ancora gocciolante e tremante.
    «Hai sparso di nuovo il tuo seme a terra?» mi chiedeva.
    «Sì».
    «Sei immondo, lo sai?».
    «Sì, sto diventando tutto raggrinzito a forza di purificarmi».
    «Potresti darci un taglio».
    «Ci ho provato. Credo di essere tormentato da un demone».
    «Potrei tentare di guarirti».
    «Lascia perdere, Gesù, ho già abbastanza problemi con l'imposizione delle mie mani».
    «Non vuoi che ti liberi dal tuo demone?».
    «Ho pensato che proverò a sfinirlo, prima».
  • pag.96: [Dialogo tra Gesù e Biff]Mentre riemergevo dal boschetto, Gesù sollevò una mano e disse: «Dio ha lasciato un messaggio».
    «È una lucertola» feci. In effetti ne stava tenendo una in mano, piccolina.
    «Appunto. Non capisci?».
    Come potevo sapere che cosa stava succedendo? Gesù non mi aveva mai mentito. Quindi, se diceva che quella bestiola era un messaggio di Dio, chi ero io per contestare? Caddi in ginocchio e chinai il capo sotto la sua mano tesa. «Signore, abbia pietà di me, mi aspettavo un roveto ardente o qualcosa del genere. Mi dispiace. Sul serio.». Poi, rivolto a Gesù: «Non sono sicuro che tu debba prenderlo sul serio. Stando ai precedenti, i rettili non sono affidabili come messaggeri. Lasciami trovare un esempio... oh, certo, quella storia di Adamo ed Eva».
  • pag.100: [Biff incontra un romano]
    Mi tuffai nella ressa e strisciai tra i piedi della gente, fino a quando non m'imbattei in un paio di sandali chiodati che contraddistinguevano l'estremità inferiore di un soldato romano. L'altra estremità, altrettanto romana, mi stava osservando con uno sguardo arcigno. Mi alzai in piedi.
    «Semper fido» dissi nel mio latino migliore, accompagnando le parole con il sorriso più smagliante che riuscii a sfoggiare.
    Il soldato si fece ancora più arcigno. D'un tratto sentii profumo di fiori, e due labbra calde e dolci mi sfiorarono l'orecchio. «Credo che tu gli abbia detto “Sempre cane”» mi sussurrò Maddi.
    «Per questo ha un'espressione così sgradevole?» chiesi, farfugliando.
  • pag.128:
    Qui Abramo aveva saputo da Dio che il suo popolo sarebbe stato l'Eletto; qui c'erano gli ebrei che erano fuggiti dall'Egitto, qui Salomone aveva costruito il primo Tempio, qui avevano camminato i profeti e i re degli ebrei, e qui si trovava l'Arca dell'Alleanza. Gerusalemme. Qui io, il Cristo e il Battista venivamo a cercare la volontà di Dio e – con un po' di fortuna – speravamo di vedere qualche splendida fanciulla. (Cos'è, pensavate che ruotasse tutto intorno alla religione e alla filosofia?)
  • pag.134: [Dialogo tra Biff e il Rabbino Hillel]
    «Ma lui è davvero il Messia» dissi.
    «Oh, certo» fece Hillel afferrandomi per la spalla e cercano a tastoni la mia testa per urlarmi nell'orecchio: «E tu che ne sai? Sei un ragazzino ignorante. Quanti anni hai? Dodici? Tredici?
    Tredici?»
    «Tredici».
    «E a tredici anni come potresti sapere qualcosa? Io sono vecchio e non so un cazzo di niente».
    «Però sei saggio».
    «Saggio abbastanza da sapere che non so un cazzo di niente. [...]»
  • pag.145:
    Partimmo all'alba, e mio padre e Giuseppe ci accompagnarono fino alle porte di Zippori. Quando ci salutammo, mio padre mi diede un martello e uno scalpello da portare con me. «Con questi potrai pagarti un pasto ovunque andrai» mi disse. Giuseppe diede a Gesù una ciotola di legno. «Con questa potrai mangiare il pasto che Biff avrà guadagnato». Mi rivolse un sorriso.
  • pag.155: [Gesù chiede a Biff di istruirlo sul peccato della fornicazione]
    «Non solo per te, Gesù. Lo faccio per il nostro popolo».
    E così finimmo nei due cubicoli. Lui sarebbe rimasto nel suo, mentre io dall'altro – con la puttana che avevo scelto – l'avrei istruito sulla raffinata arte della fornicazione.
    [...]
    «Sono tutte così... brutte»
    «Sono prostitute, Biff. Devono essere brutte. Scegline una».
    «Andiamo a cercarne altre».
    [...]
    Mi avvicinai e mi fermai accanto a una prostituta particolarmente alta.
    «Scusa» dissi «sai dove possiamo trovare un altro gruppo di prostitute? Senza offesa, è solo che il mio amico e io...»
    Lei aprì la veste e mostrò due seni pieni che brillavano d'olio e pagliuzze di mica, scostò la gonna e mi circondò la schiena con una gamba lunghissima, e io sentii i peli ruvidi tra le sue gambe che premevano contro il mio fianco, e i capezzoli tinti di rossi che mi sfregavano la guancia... e in quell'istante mi si rizzò la verga.
    «Questa andrà bene, Gesù».
  • pag.185:
    «Ci seguono da cinque giorni, ormai» ci informò.
    «Non ne abbiamo bisogno» rispose Gesù. «Non lascerò che un uomo commetta un furto. Se qualcuno vuole qualcosa da me, non ha che da chiedere e io glielo darò».
    «Dammi i tuoi soldi».
    «Scordatelo».
    «Ma hai appena detto...»
    «Sì, ma non mi riferivo a te».
  • pagg.224,225: [Gesù dialoga con Biff]
    «[...] Credo che Lao Tzu abbia ragione. La gentilezza viene prima della giustizia. Finché cerchi la giustizia tramite la punizione, puoi solo causare altra sofferenza. Come può essere giusto? Questa è una rivelazione!»
    «Oggi ho imparato a fabbricare dell'esplosivo con l'urina di capra» gli dissi.
    «Anche questo è positivo».
  • pag.228: [Biff parla con Gioia, una delle concubine di Baldassarre.]
    «Così non va, Biff» mi disse Gioia. [...] «Baldassarre si sta avvicinando troppo a Gesù. Capita di rado che mandi a chiamare una di noi per raggiungerlo a letto».
    «Non starai insinuando che quei due stiano… ehm… giocando al pastore e alla pecorella, vero? Perché so che non è vero. Gesù non è autorizzato a farlo». Naturalmente l'angelo aveva detto che non poteva conoscere nessuna donna, e non aveva parlato di un vecchio mago africano raccapricciante.
    «Oh, non m'importa se si sodomizzano fino a farsi uscire gli occhi dalle orbite» commentò lei. «Baldassarre non deve innamorarsi. Perché pensi che abbia otto concubine?»
    «Io credevo fosse una questione di bilancio».
  • pag.232: [Biff dialoga con Gesù]
    «Ehi, amico» dissi. «Baldassarre ti sta sodomizzando?».
    «No!».
    «Allora accade il contrario?».
    «Assolutamente no!».
    «Hai la sensazione che vorrebbe farlo?».
    Rimase in silenzio per un secondo, e poi rispose: «Si è mostrato molto sollecito, ultimamente. E ride a ogni cosa che dico. Perché me lo chiedi?».
    «Perché Gioia dice che non va bene se s'innamora di te».
    «Be', non va bene se si aspetta qualche atto di sodomia. In quel caso il nostro mago rimarrebbe deluso».
    «No, è molto peggio. Non vuole dirmi di che cosa si tratta, ma la questione è molto più grave».
    «Biff, capisco che tu possa pensarla diversamente, ma dal mio punto di vista sodomizzare il Figlio di Dio è molto, molto grave».
  • pagg.268,269: [Biff navigatore]
    Accanto alla porta della muraglia era sorta una cittadina per soddisfare i bisogni dei viandanti che si fermavano lungo la Via della Seta, adesso brulicante di mercanti che vendevano cibo e bevande alla gente in attesa.
    «'Fanculo» dissi. «Ci vorrà un'eternità. Quanto può essere lungo il muro? Giriamoci attorno».
    Un mese dopo tornammo alla stessa porta [...]
  • pag.292: [Aneddoto della giovinezza di Gaspare]
    Al suo arrivo, l'imperatore gli domandò: «Che cos'ho ottenuto con le mie buone azioni?».
    «Niente» rispose lui.
    Il sovrano rimase scioccato: la generosità dimostrata al suo popolo in tutti quegli anni non era servita a nulla.
    «Allora, qual è l'essenza del buddhismo?».
    «Grande cuoco».
    L'imperatore lo fece buttar fuori dal tempo, e in quel momento il giovane monaco prese due decisioni: numero uno, avrebbe trovato una risposta migliore da dare quando gliel'avessero chiesto un'altra volta; numero due, avrebbe fatto meglio a imparare il cinese prima di parlare con qualche personalità importante. Voleva dire “grande vuoto”, ma aveva sbagliato vocabolo.
  • pag.307,308: [Gesù e Biff alle prese con l'addestramento buddhista]
    «Faceva freddo, ma grazie all'addestramento sono riuscito a prendere sonno».
    «Io ci ho provato, ma ho continuato a tremare. E non è ancora arrivato l'inverno, Gesù. Quando comincerà a nevicare moriremo congelati, senza coperta. Io odio il freddo».
    «Tu devi essere il freddo».
    «Ti preferivo quando non eri illuminato».
    [...]
    Mentre eravamo seduti in meditazione, a volte anche per tutta la notte, [Gaspare, n.d.r.] stava alle nostre spalle con il suo bastone di bambù, e di tanto in tanto ci colpiva sulla schiena o sul capo senza alcun motivo apparente.
    «Perché continua a comportarsi così? Io non ho fatto niente» mi lamentai con Gesù davanti al nostro tè.
    «Di certo non ti colpisce per punirti, ma per farti stare nel momento».
    «Be', adesso ci sono, e al momento vorrei picchiarlo fino a farlo cacare sotto».
    «Non dici sul serio».
    «Oh, e perché? Dovrei desiderare essere la merda che caca quando lo picchio?».
    «Sì, Biff» rispose cupo. «Tu devi essere la merda». Ma non riuscì a restare serio e cominciò a ridacchiare mentre sorseggiava il suo tè, che alla fine gli uscì dalle narici mentre collassava in preda a un attacco di risa. Tutti gli altri monaci, che evidentemente ci stavano ascoltando, cominciarono a ridere. E un paio rotolarono sul pavimento tenendosi i fianchi.
    È difficilissimo rimanere arrabbiati, quando una stanza piena di uomini pelati vestiti di arancione comincia a ridacchiare. Buddhismo.
  • pag.328: [Gesù, Biff e la meditazione]
    «Medito… ogni tanto. Ascolto la musica dell'universo e roba simile».
    «Ma il più delle volte te ne stai semplicemente lì seduto».
    «Ho imparato a dormire con gli occhi aperti».
    «Questo non ti aiuterà a raggiungere l'illuminazione».
    «Ascolta, al nirvana voglio arrivarci bello riposato».
    «Io non mi preoccuperei così tanto, se fossi in te».
    «Ehi, io ho disciplina. Con la pratica, ho imparato a provocarmi delle emissioni notturne spontanee».
    «Un bel risultato» disse sarcastico il Messia.
    «Okay, continua a fare l'arrogante, se ti va. Ma quando torneremo in Galilea, tu andrai in giro a recitare il tuo sproloquio dell'“ama il prossimo tuo perché tu e lui siete la stessa persona”, mentre io enuncerò il mio programma dei “sogni bagnati a comando”...Vedremo chi avrà più seguaci».
  • pag.352: [L'eterna domanda delle donne]
    La statua di Kali che sovrastava l'altare era stata scolpita in una pietra nera ed era alta quanto dieci uomini. Portava una collana di teschi umani, mentre a cingere i fianchi c'era una cintura di mani mozzate. Le fauci aperte erano corredate da denti simili a una lama seghettata, su cui era stato appena versato del sangue. Persino le dita dei piedi s'incurvavano in lame feroci affondate in un mucchio di cadaveri scolpiti e contorti su cui poggiava. Aveva quattro braccia: la prima mano stringeva una spada crudele a forma di serpente, la seconda teneva per i capelli una testa mozzata; la terza era incurvata, come se facesse cenno alle sue vittime di raggiungere il luogo di oscura distruzione a cui tutti sono destinati. La quarta, infine, era rivolta verso il basso, quasi a indicare la cintura di mani che portava sui fianchi. Sembrava porsi l'eterna domanda: “Questa mise mi fa grassa?”.
  • pag.357: [Biff e Gesù incontrano degli intoccabili.]
    [...] nessuno dei due riusciva a starsene lì a osservare le loro sofferenze, sapendo che potevamo – o meglio, che Gesù poteva – curarli.) Inoltre, Gesù aveva cominciato a pungolarli con un dito ogni volta che pronunciavano la parola “intoccabili”. In seguito, mi spiegò che era stato più forte di lui: non poteva proprio farsi scappare l'opportunità di fare un po' di ironia palpabile. Mi feci piccolo piccolo quando lo vidi toccare i lebbrosi, come se dopo tutti quegli anni lontano da Israele avessi ancora un piccolo fariseo sulla spalla che gridava: “Immondi!”.
  • pag.385:
    «Questa capacità di moltiplicare il cibo… immagina quello che potremmo fare per il popolo d'Israele, per il mondo».
    «Sì, Gesù. Perché sta scritto: “Dai a un uomo un pesce e lui mangerà per un giorno; insegnagli a essere un pesce e sfamerà i suo amici per una settimana”».
    «Non è scritto da nessuna parte. Dove l'avresti letto?».
    «Anfibi, capitolo 5, versetto 7».
    «Non esiste nessun dannato libro con quel nome, nella Bibbia».
    «La piaga delle rane. Ah! Te l'ho fatta!».
  • pag.386 [L'Antico Testo]:
    Dice il Kama Sutra:
    Quando una donna fa girare le sue piccole dita dei piedi tra i peli dell'ascella dell'uomo, e l'uomo salta su un piede mentre sostiene la donna con il fallo e una zangola con la mano, si ottiene la posizione del “Rinoceronte che tiene in equilibrio una ciambella di gelatina”.
    [...]
    Dice il Kama Sutra:
    Quando un uomo applica della cera di carnauba alla vulva di una donna e la lucida con una garza o con un panno di papiro fino a renderla uno specchio, si dice che “Prepara la mangusta alla permuta”.
  • pag.388 [L'Antico Testo]:
    Dice il Kama Sutra:
    Quando una donna si appoggia al tavolo e inala i vapori del tè di eucalipto, mentre fa i gargarismi con un miscuglio di limone, acqua e miele, e l'uomo la prende per le orecchie e la penetra da dietro mentre attraverso la finestra guarda la ragazza dall'altra parte della strada che stende il bucato ad asciugare, ottieni la posizione della “Tigre distratta che mena fendenti a una palla di pelo”.
  • pag.389 [L'Antico Testo]:
    Dice il Kama Sutra:
    La posizione della “Scimmia rampante che raccoglie noci di cocco” si raggiunge quando la donna aggancia le narici dell'uomo con le dita e muove magicamente i fianchi, mentre lui – che le accarezza deciso l'ugola con i pollici – fa oscillare il fallo intorno alla vulva in direzione contraria rispetto a quella del vortice dell'acqua che scende in un tubo di scarico. (Qualcuno ha osservato che tale vortice cambia a seconda dei luoghi. La questione resta un mistero, ma a occhio dovreste andare nella direzione opposta rispetto al vostro scarico personale.)
  • pag.440: [Maddi conforta Biff.]
    «Perché dovrei andarmene, Biff? Per seguire un uomo che non mi vuole, e che – anche se mi volesse – non mi prenderebbe?»
    [...]
    Mi venne vicina, mi mise le braccia intorno al collo e posò la testa contro il mio petto. «Mi dispiace» disse.
    «Lo so».
    «Mi siete mancati entrambi, ma mi sei mancato anche tu».
    «Lo so».
    «Non verrò a letto con te».
    «Lo so».
    «Allora, per favore, smetti di strofinarmelo addosso».
    «Certo».
  • pagg.447: [Political correctness]
    Gesù mi aveva parato del potere dell'amore e di tutto il resto, e sapevo bene che la Divina Scintilla che splendeva in quelle persone era identica alla mia, quindi non avrei dovuto permettere che la presenza dei lebbrosi mi infastidisse. Sapevo che considerarli immondi secondo la legge era ingiusto, così com'era ingiusto il trattamento che i bramini riservavano ai paria. E ho guardato abbastanza televisione da sapere che voi probabilmente adesso non li chiamereste nemmeno lebbrosi, per non ferire i loro sentimenti. Piuttosto li definireste dei “disabili che perdono i pezzi”, o qualcosa del genere.
  • pag.491:
    Giuda gettò a terra la cesta. «Abbiamo cinque pani, come pensi di…».
    Gesù sollevò una mano per metterlo a tacere e Giuda ammutolì. Gli disse: «Oggi hai visto lo storpio camminare, il cieco vedere e il sordo udire».
    «Per non parlare dei ciechi che sentono e dei sordi che vedono» aggiunsi.
    Il Messia mi lanciò un'occhiata torva.
  • pagg.493,494:
    «[...] adesso siete miei discepoli. Invece, voglio nominare degli apostoli che diffonderanno la Parola su tutta la Terra. [...] Non porterete niente con voi, tranne quello che avete indosso. Vivrete delle carità delle persone a cui predicherete. Ecco: io vi mando come pecore in mezzo ai lupi. Sarete perseguitati, vi sputeranno addosso e forse vi picchieranno. E se succede, succede. Scrollatevi la polvere di dosso e andate avanti. Ora, chi è con me?»
    Dai discepoli si levò il silenzio più totale.
    «Tu che ne dici, Maddi?»
    «Non sono una grande viaggiatrice, Gesù. Soffro di nausee continue. Per me va bene restare una discepola».
    «E tu, Biff?».
    «Sto bene così, grazie».
  • pag.503:
    «Vieni qui». Mi trascinò dentro, dove gli altri non potevano vederci, e mi diede uno di quei baci alla Maddi che per qualche minuto mi facevano camminare sui muri e dimenticare il mio nome. Era il primo dopo mesi. Poi mi lasciò andare e mi tenne a distanza: «Sai, se non ci fosse Gesù, amerei soltanto te».
    «Non devi corrompermi perché vegli su di lui, Maddi».
    «Lo so. E questo è uno dei motivi per cui ti amo» disse.
  • pag.505:
    «[...] Jakan mi ha chiesto con quale autorità avessi riportato in vita Simone».
    «E tu che gli hai detto?».
    «Niente, non con quel sadduceo lì presente. Ma Giuseppe ha detto loro che Simone non era morto, e che sta solo dormendo».
    «E loro?»
    «Mi hanno chiesto con quale autorità l'ho svegliato».
    «E tu?»
    «A quel punto mi sono infuriato. E ho detto che l'avevo fatto con l'autorità di Dio e dello Spirito Santo, di Mosè ed Elia, di Davide e Salomone, del tuono e del fulmine, del mare, dell'aria e del fuoco sulla terra».
    «E loro?»
    «Hanno detto che Simone doveva avere il sonno molto pesante».
    «Il sarcasmo si spreca di questi tempi» commentai.
  • pagg.511,512:
    Immaginammo che ci avrebbe raggiunti a nuoto, o a bordo di una delle piccole barche a remi. Ma quando finalmente scese sulla costa, la moltitudine lo stava ancora seguendo, e lui continuò a camminare sulla superficie dell’acqua, fino a noi. La folla si fermò sulla riva e lo acclamò. Persino noi rimanemmo stupefatti davanti a quel nuovo miracolo e, seduti sul fondo della barca, lo guardammo avvicinarsi a bocca aperta.
    «Che c’è?» chiese lui. «Cosa?».
    «Maestro, tu stai camminando sull’acqua» disse Pietro.
    «Ho appena mangiato» rispose il Messia. «Bisogna aspettare un’ora prima di entrare. Potrebbero venirmi i crampi. Che c’è, nessuno di voi ha una madre?».
    «È un miracolo» gridò Pietro.
    «Non è poi questo granché» fece Gesù, liquidando la faccenda con un gesto della mano. «È facile. Davvero, Pietro, dovresti provare».
    Lui si alzò in piedi, esitante.
    «Sul serio».
    L’apostolo cominciò a togliersi la veste.
    «Tienila. E tieni anche i sandali».
    «Ma, Signore, questa veste è nuova».
    «E allora tienila all’asciutto, Pietro. Vieni a me. Cammina sull’acqua».
    Pietro mise un piede oltre il bordo e obbedì.
    «Fidati della tua fede» gridai. «Se non credi, non ce la farai mai!».
    Poi Pietro mise entrambi i piedi sulla superficie dell’acqua, e per una frazione di secondo rimase lì. Noi eravamo tutti a bocca aperta. «Ehi, sto…». E in quel momento andò giù come un sasso. Tornò a galla sputacchiando. Eravamo piegati in due dalle risate, persino Gesù era affondato fino alle caviglie, tanto rideva.
    «Non riesco a credere che tu ci sia cascato» gli disse. Corse verso la barca per darci una mano a tirarlo su. «Pietro, sei stupido come una cassa di pietre. Ma che fede incredibile hai! Su questa cassa di pietre costruirò la mia chiesa».
    «Gli faresti costruire la tua chiesa?» chiese Filippo. «Perché ha tentato di camminare sull’acqua?».
    «Vuoi provare anche tu?».
    «Certo che no. Non so nuotare».
    «Allora chi è che ha più fede?».

New Wor(l)ds :

  • filatteri: ciascuno dei due astucci di cuoio contenenti una pergamena su cui sono scritti quattro passi del Pentateuco, che gli ebrei legano al braccio sinistro e alla fronte durante la preghiera feriale del mattino;
  • cengia: piccola sporgenza orizzontale in una parete rocciosa, sulla quale uno scalatore può sostare o bivaccare;
  • mudrā: gesti, movimenti e pratiche simboliche utilizzati durante le meditazioni in diverse religioni, in particolare nel buddhismo;
  • rabbi: termine di rispetto, usato soprattutto nell'antichità, per designare il rabbino;
  • sadduceo (sadducèo): appartenente all'antico partito politico-religioso ebraico che, ai tempi di Gesù, era espressione dell'aristocrazia sacerdotale e, in opposizione al partito popolare dei farisei, rifiutava la tradizione orale, la resurrezione e l'esistenza degli angeli.
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Informazioni sul libro :

Titolo originale Lamb: The Gospel According to Biff - Christ's Childhood Pal
Editore Elliot
Anno di prima pubblicazione 2002
Pagine 580
Legatura brossura
Prezzo € 18,50
ISBN 978-88-6192-050-7


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3 commenti ↓

  • 1 ValentinaNo Gravatar ~ 30/08/2010 @ 17:00:16

    arrggg
    avrò regalato già 4 copie di questo libro ad amici vari con l'intento di farmelo prestare e poterlo leggere...
    ancora non ne ho avuto modo....
    faccio prima a comprarlo per me mesà...

  • 2 MarcoNo Gravatar ~ 10/09/2010 @ 13:44:08

    Devo assolutamente averne una copia! Non riesco a trovarne neanche una in giro 🙁

    Sapete per caso dove posso trovarlo?

    GRAZIE per le citazioni, davvero uniche!!

    Marco

  • 3 JhackNo Gravatar ~ 10/09/2010 @ 14:41:12

    @Marco: ad esempio, qui, e non costa poi così tanto, considerando il prezzo originale.

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