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RAI, di canone e di pubblicità

Scritto il 25 February 2008 alle 23:05

Come ogni anno, in questo periodo fa capolino la solita questione del canone RAI, ma questa volta si sono superati.

Prima di proseguire con l'articolo principale, ne approfitto per segnalare anche sul blog una curiosità non degna di un post a sé stante. Quest'anno la RAI deve aver risparmiato per il logo del "Festival di Sanremo": trovate le "7 piccole differenze" con quello di "Shockwave" nell'immagine precedente :D.

Tornando seri, il regio decreto-legge 21 febbraio 1938, n. 246 prevede all'articolo 1 quanto segue:

"Chiunque detenga uno o più apparecchi atti od adattabili alla ricezione delle radioaudizioni è obbligato al pagamento dei canone di abbonamento, giusta le norme di cui al presente decreto"

Per capire il contesto storico, sappiate che tale decreto fu emanato dal Governo di Benito Mussolini. Purtroppo, i legislatori sanno scrivere leggi contenenti termini così vaghi che, in alcuni casi, portano ad applicazioni future estremamente ambigue ed opinabili. Naturalmente l'inghippo risiede nei termini "atti od adattabili", che coinvolgono apparentemente qualsiasi apparecchio sul quale sia possibile visionare radioaudizioni (questo termine ormai arcaico risiede anche nell'acronimo R.A.I., in origine "Radio Audizioni Italiane", poi ridefinito come "Radiotelevisione Italiana"). Visto che si pignola tanto su tali termini, riprendendo l'acronimo non si potrebbe affermare che il decreto sia nullo proprio perché fa riferimento a "radioaudizioni"?

Comunque sia, l'ADUC ha ragionato nel tempo sulla questione del canone e rimando al loro sito per approfondimenti che sarebbe inutile riportare integralmente qui, se non citando le informazioni più curiose: "secondo gli operatori della Rai sono da includere tutti gli apparecchi elettronici provvisti di schermo, dalla videocamera al videocitofono, dal computer all'ipod, dal videofonino al monitor anche quando sprovvisto di computer, in quanto tutti adattabili alla ricezione di programmi tv". Tutto ciò che possiede un monitor può essere adattato a ricevere una versione, seppur degradata, di un segnale televisivo, ma non mi risulta che un essere umano degno di tale epiteto possa nemmeno pensare di guardare la tv su un videocitofono o una videocamera!

Naturalmente non vi è alcuna informazione ufficiale, perché se la RAI rispondesse con chiarezza alle varie interrogazioni parlamentari proposte immagino si configurerebbero due situazioni:

  • se includesse tutti gli apparecchi provvisti di monitor, oltre a rendersi ridicola, si troverebbe probabilmente in tribunale a scontrarsi contro numerose associazioni di consumatori;
  • se si limitasse ai soli apparecchi sensati, ovvero i televisori, rischierebbe di perdere il canone da tutti gli altri che potrebbero sentirsi nell'obbligo di pagarlo.

Considerando che quest'anno il canone è di 106,00 € e la popolazione italiana al 01/01/2007 è di 59.131.287 (fonte ISTAT), la RAI incassa una cifra alquanto grossa, pur considerando che, ovviamente, non la pagano tutti ed è ampiamente evasa da chi la "dovrebbe" pagare. Giusto per fare un conto molto grossolano e stupido, se la pagasse solo il 25% degli italiani si avrebbe:

59.131.287 * 25/100 * 106,00 € = 1.566.979.105,5 €

Se consideriamo che, oltre al canone, prende anche un mucchio di soldi dalla pubblicità non vedo perché debba essere avvantaggiata rispetto alle altre reti televisive che si sostengono solo grazie alla pubblicità. Per inciso, trovo che i programmi Mediaset siano molto più interessanti di quelli della RAI, ma qui si entra nel campo dell'opinabile :).

Le cose che potete fare per ora sono:

Se siete interessati e avete qualche minuto, almeno partecipate alle prime due: non vi costano niente e ci vuole davvero poco tempo.


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Un misero commento ↓

  • 1 hiLLeL81No Gravatar ~ 26/02/2008 @ 11:56:10

    Se c'è la pubblicità, allora niente canone. E' ora di finirla con questo sperpero di denaro pubblico, a fronte di un servizio erogato che fa talmente pena da farmi usare la TV solo per vedere i miei DVD. Certo che anche Mediaset non mi pare il massimo della correttezza e del rispetto della concorrenza...

    PS: io trovo orribili e orripilanti quasi tutti i programmi di Rai e Mediaset, molto meglio La7.

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