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Buona Apocalisse a Tutti!

Scritto il 07 March 2008 alle 22:05

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"Buona Apocalisse a Tutti!", di Terry Pratchett e Neil Gaiman.

L'aletta sinistra mi narra brevemente (!):

«Presi separatamente Terry Pratchett e Neil Gaiman sono due semidivinità letterarie. Insomma, più o meno. Ma basta metterli insieme perché scoppi l'inferno... Nell'aria si respira una evidente brezza apocalittica. Sulla base delle Profezie di Agnes Nutter, Strega (messe per iscritto nel 1655 - grazie a Dio! - prima che Agnes facesse saltare in aria tutto il villaggio riunito per godersi il suo rogo), il mondo finirà di sabato. Sabato prossimo, per essere proprio precisi. È per questo motivo che le temibili armate del Bene e del Male si stanno ammassando, che i Quattro Motociclisti dell'Apocalisse stanno scaldando i loro poderosissimi motori e sono pronti a lanciarsi per strada, e che gli ultimi due scopritori di streghe si preparano a combattere la battaglia finale, armati di istruzioni clamorosamente antiquate e di innocue spillette. Atlantide sta emergendo, piovono rane dal cielo. Gli animi si surriscaldano. Bene bene. Tutto sembra proprio andare secondo il Piano Divino. Non fosse che un angelo un filo pignolo (ma giusto un filo, per carità) e un demone che apprezza la bella vita - ciascuno dei quali ha passato tra i mortali sulla Terra parecchi millenni e si è, come dire?, affezionato a usi e costumi umani - non fanno esattamente salti di gioia davanti alla prospettiva dell'incombente catastrofe cosmica. E allora, se quei due (Crowley e Azraphel) vogliono che quanto profetizzato non si compia, devono mettersi al lavoro subito per scovare e uccidere l'Anticristo (mica una bella cosa, visto che è un ragazzino simpaticissimo). Ma c'è un piccolo problema: sembra proprio che qualcuno lo abbia scambiato con qualcun altro... Buona Apocalisse a tutti! è una favola surreale e dark, eccessiva e divertentissima, che ricorda molto il miglior Douglas Adams e i Monty Python al culmine della loro follia creativa e le cui lodi saranno cantate sino alla Fine dei Tempi da tutti: devoti e dannati.»

Per compensare la lunghezza della descrizione precedente, non dirò molto su questo libro perché non mi è piaciuto tanto: l'idea di fondo non è male, ma ho trovato la narrazione poco coinvolgente, se non verso la fine.

Non c'è praticamente alcuna contrapposizione marcata tra bene e male e sembra tutto rose e fiori: non si avverte l'Apocalisse imminente! I personaggi sono poco caratterizzati e non li porterò con me; dove lo trovo un altro demone come Bartimeus? 😀

La comicità inglese, pur piacendomi generalmente, qui risulta essere portata all'estremo, con ripetizioni fastidiose delle stesse trovate. Paragonarlo a Douglas Adams o ai Monty Python mi sembra un'offesa a questi.

Per concludere, le uniche due note positive sono il messaggio ecologista e l'importanza del libero arbitrio.

Ah, dimenticavo: possibile che un libro tradotto in italiano 17 anni dopo l'uscita contenga tanti refusi così stupidi e facilmente identificabili da un qualsiasi correttore automatico?

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Prossima lettura: "Cronache marziane", Ray Bradbury.

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Errori:

  • pag. 81, 9: forse è voluto, ma le e in maiuscoletto accentate sono estremamente grandi;
  • pag. 83, 8: "prima diventasse" -> "prima che diventasse";
  • pag. 123, -8: "fscrollò" -> "scrollò";
  • pag. 218, -8: "quesi" -> "questi";
  • pag. 243, 17: "NONCREDERE" -> "NON CREDERE", non sembra voluto;
  • pag. 290, 14: "motivoi" -> "motivo";
  • pag. 297, 15: "un'automobile scalcagnato" -> "un'automobile scalcagnata";
  • pag. 327, 11: "cosa" -> "Cosa" e comunque mancano le virgolette intorno alla frase "cosa sono quelle lucin?";
  • pag.342, -5: manca uno spazio in "[...]DISTRUGGERMI.SE [...]";
  • pag. 342, 17: la frase "È una cosa sensata? Sabotare dispositivi del XX secolo con l'aiuto di un manuale di istruzioni del XX? Che ne sapeva, Agnes Nutter, dei transistor?" non ha senso: deve essere sbagliato il secondo secolo;
  • pag. 344, -15: "Crowleyprovò" -> "Crowley provò";
  • pag.356, -11: "ilLibro" ->"il Libro".

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Citazioni (poco ragionate):

  • pag. 43: [Si parla di Crowley, "Angelo che se ne è Andato Giù a Zonzo più che Cadere"]: "Certo, aveva sempre fatto del suo meglio per rovinare le loro vite, dal momento che era il suo lavoro, ma nessuna delle sue diavolerie aveva mai retto il confronto con quelle escogitate dagli uomini stessi. Sembrava un loro talento naturale. Forse era una specie di difetto di costruzione. Nascevano in un mondo ostile, e spendevano tutte le energie a loro disposizione per renderlo ancora peggiore.";
  • pag. 246 fine: "Il piano A aveva funzionato. Il piano B aveva fallito. Tutto dipendeva dal piano C, che aveva un solo punto debole: i suoi piani non si spingevano oltre il B".

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New Wor(l)ds:

  • ligustro: arbusto spontaneo del genere Ligustro (Ligustrum vulgare), con fiori bianchi odorosi, foglie ellittiche e lanceolate e frutti a bacca di colore nero, diffuso nella macchia mediterranea e coltivato per ornamento;
  • soggolo: parte dell’abito monacale costituita da una benda o da un velo a largo nastro che cinge la gola e fascia il volto per ricongiungersi alla sommità del capo;
  • cordite: esplosivo deflagrante a base di fulmicotone, nitroglicerina e vaselina, confezionato spec. in forma di pezzi di corda;
  • gavotta: nel XVII e XVIII sec., musica e danza con andamento moderato, di origine francese;
  • impiantito: pavimento realizzato fissando i materiali di rivestimento su un fondo di malta.

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Informazioni sul libro:

Titolo originale Good Omens
Editore Mondadori
Anno di prima pubblicazione 1990
Pagine 381
Legatura brossura
Prezzo € 16,00
ISBN 978-88-04-54462-3

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4 commenti ↓

  • 1 poluzNo Gravatar ~ 8/03/2008 @ 17:18:18

    Ho i cespugli di ligustro!! 😉 Per i refusi non so perché, ma parecchi libri «famosissimi» della Mondadori ne sono pieni. Non ti dico l'edizione di «Sulla strada» che sto leggendo!
    Peccato per il libro, mi incuriosiva.

  • 2 JhackNo Gravatar ~ 8/03/2008 @ 17:24:44

    @Poluz: ma provalo comunque, in generale sembra piacere alla gente :D.

  • 3 MagNo Gravatar ~ 9/03/2008 @ 02:10:31

    A me in effetti è piaciuto molto. È anche vero che l'ho letto in inglese, e quando c'è di mezzo Pratchett, l'inglese è sempre meglio!

  • 4 BarbarellaNo Gravatar ~ 6/04/2010 @ 02:04:12

    Sinceramente non condivido nel modo più assoluto la pessima recensione fatta a questo libro. Ho riso ed ho riflettuto grazie ad esso, spesso proprio grazie all'incovenzionale mancanza di netta scissione fra bene e male.

    Lo conglio caldamente.

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