Chiudi

 

Blog ad Improbabilità Infinita

L'unico blog che può trasformarvi in una balena o in un vaso di petunie

Feed RSS / Commenti RSS APML

Animal Farm

Scritto il 21 November 2013 alle 01:01

Acquista ora su laFeltrinelli.it

"Animal Farm", di George Orwell.

Da una sinossi a caso, visto che l'e-book che ho letto non la possiede:

È il racconto di come gli animali di una fattoria si ribellino e, dopo aver cacciato il proprietario, tentino di ceare un nuovo ordine fondato su un concetto utopistico di uguaglianza. Ma ben presto emerge tra loro una nuova classe di burocrati, i maiali, che con la loro astuzia, la loro cupidigia e il loro egoismo s'impongono in modo prepotente e tirannico sugli altri animali più docili e semplici d'animo. Gli elevati ideali di uguaglianza e fraternità proclamati al tempo della rivoluzione vittoriosa vengono traditi e, sotto l'oppressione di Napoleon, il grosso maiale che riesce ad accentrare in sé tutte le leve del potere e ad appropriarsi degli utili della fattoria, tutti gli altri animali finiscono per conoscere gli stessi maltrattamenti e le stesse privazioni di prima. L'acuta satira orwelliana verso un certo tipo di totalitarismo, che ha avuto in Stalin la sua esemplificazione più clamorosa, è unita in questo apologo a una felicità inventiva e a un'energia stilistica che pongono "La fattoria degli animali" sulla linea della grande tradizione libellistica inglese del '700.

A differenza di 1984, pur conoscendo a grandi linee la trama, sapevo di non aver letto questo romanzo di George Orwell. Avendolo sentito citare più e più volte, era il caso di capire di cosa si trattasse.

È una distopia raccontata tramite un'allegoria in cui figure sociali e personaggi specifici del periodo staliniano vengono rappresentati come animali ed umani che vivono in una fattoria (qui un'interpretazione, per chi è interessato).

Gli animali della Manor Farm (Fattoria Padronale), apprese le idee rivoluzionarie dell'anziano verro Old Major (Vecchio Maggiore), si ribellano al loro padrone, Mr. Jones, nel momento in cui questi inizia a trascurare i loro bisogni vitali, preso com'è dall'alcool. L'obiettivo è raggiunto: Mr. Jones viene allontanato, la fattoria cambia il nome in Animal Farm (Fattoria degli Animali) ed alcuni giovani maiali, in particolare Snowball (Palla di Neve) e Napoleon (Napoleone), ne approfittano per diventare la guida della comunità.

Adottati i cosiddetti "Sette Comandamenti dell'Animalismo" (il più importante fra tutti, "All animals are equal", "Tutti gli animali sono uguali") instaurano una comunità in cui ciascuno contribuisce per quello che sa fare e per il bene della comunità stessa. La situazione della fattoria in un primo momento migliora decisamente, ma alla brama di potere pochi sono immuni ed emerge ben presto un dittatore.

Inutile dire che la situazione degenera: alcuni degli ex-oppressi diventano essi stessi oppressori, fino ad arrivare ad un finale estremamente amaro sancito dal confluire di tutti i Comandamenti, già modificati con astuzia nel corso del tempo dai maiali, nell'unica sentenza "All animals are equal, but some animals are more equal than others" ("Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri").

Capisco che sia un classico famosissimo e apprezzatissimo, ma non posso non notare quanto sia alquanto noiosa la storia in diversi punti e, considerando quanto è corta, vi lascio dedurre l'ovvia conclusione. L'unica parte interessante è il principio dell'azione sovversiva intrapresa dagli animali con l'unico intento di migliorare la propria condizione; quello che segue, incentrato principalmente sulla costruzione del mulino a vento, è inutilmente straziante.

Riassumendo: ottimo intento di denuncia, buona l'idea dell'allegoria, pessima la realizzazione.


Prossima lettura: "Le Avventure d'Alice nel Paese delle Meraviglie", Lewis Carroll.



Acquista ora su laFeltrinelli.it

Informazioni sul libro:

Titolo originale Animal Farm
Editore Penguin
Anno di prima pubblicazione 1945
Pagine L'ho letto in formato e-book...è decisamente corto, comunque!
Prezzo Ehm, poco.
ISBN Non pervenuto.


Post attinenti:

Nessun commento ↓

  • Non ci sono commenti. Vuoi essere il primo?

Commentami!

Puoi utilizzare i seguenti tag XHTML <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>