"Cyberiade: ovvero Viaggio comico, binario e libidinatorio nell'universo di due fantageni", Stanisław Lem.
Dall'aletta di sinistra :
Due bizzarri costruttori ingaggiano sfide, su e giù per il cosmo, a suon di invenzioni. Congegni, meccaniche e diavolerie per ogni esigenza. C'è un esercito allo sbando in Truffolandia? Servospettri e spaventocotteri affronteranno il nemico, eludendo, all'occorrenza, forze poli-poliziesche. C'è un principe malato, inguaribile, d'amore? Un disinnamoratore a base di debosciatori e libidinoni lo riporterà alla ragione.
Quanto a perizia, e fantasia, Trurl e Klapaucius non hanno eguali. Creano un bardo elettronico, che invia nell'etere poesie sconvolgenti. Porta i viaggiatori spaziali a stati di stupefazione poetica. Compone un carme d'amore espresso in puro linguaggio matematico. E provoca sfide all'ultimo bullone con i migliori poeti del cosmo, causando disordini pubblici.
Ma progettano anche amplificatori ed estintori di possibilità.
Né disdegnano esperienze al limite dello psichedelico: un apposito congegno è in grado di mandare a spasso la coscienza, che fa il giro di svariati corpi prima di tornare a casa.
In questo libro troverete una superba epopea fatta di sfide antiche come il mondo e avventure che hanno il sapore del domani e posdomani. Vi sorprenderà la grandiosità delle idee, l'ampiezza degli scenari, la chiaroveggenza di un caustico cosmologo.
Guarderete all'oggi e al futuro con occhi nuovi.
Scritti con l'acume di Einstein, lo spirito epico di Tolkien, la grazia di Voltaire, gli apologhi della Cyberiade hanno lasciato a bocca aperta generazioni di scienziati.
E ammaliato milioni di lettori in tutto il mondo.
L'unico altro libro di Lem che abbia letto è Solaris e posso dirvi tranquillamente che non sembrano frutto della stessa persona: Solaris è un romanzo profondo, complesso e pieno di interrogativi circa la natura dell'uomo per i quali l'autore non fornisce risposta alcuna. Diversamente, Cyberiade è un'antologia di racconti che narrano, principalmente, le incredibili avventure dei due inventori Trurl e Klapaucius, sottoforma di storie che rasentano, talora, lo stile fiabesco.
Il contenuto fantascientifico dei racconti è volutamente naïf ed i due costruttori risultano praticamente essere onnipotenti nella realizzazione delle invenzioni. Le loro capacità li rendono estremamente richiesti in tutto l'universo e sono spesso in viaggio per soddisfare i più disparati (e talora disperati) bisogni. Per farvi capire il tono dei racconti, ve ne riporto lo spassoso indice:
- Come salvammo il mondo
- La macchina di Trurl
- Una buona battitura
- La prima fatica ovvero la trappola di Gargantius
- La prima fatica bis ovvero il bardo elettronico
- La seconda fatica ovvero alla caccia di re Krool
- La terza fatica ovvero i draghi della probabilità
- La quarta fatica ovvero come Trurl costruì un femmefatalatrone per salvare il principe Patagonzio dalle pene d'amore e come successivamente dovette ricorrere a un cannoneggiamento bamboccesco
- La quinta fatica ovvero le burle di re Balerion
- La quinta fatica bis ovvero l'ingiunzione di Trurl
- La sesta fatica ovvero come Trurl e Klapaucius crearono un demone di seconda classe per sconfiggere il pirata Pugg
- La settima fatica ovvero come Trurl, a causa della sua perfezione, finì per ottenere il contrario di quello che cercava
- Premessa: il cavaliere sferico
- La storia della prima macchina ovvero il consigliere perfetto
- Intermezzo 1 ovvero della sfericità
- La storia della seconda macchina ovvero Il benefattore del pianeta
- Secondo intermezzo
- La storia della terza macchina ovvero Mymosh il figlio di se stesso
- L'altruizina ovvero come Bonhommius, l'eremita ermetico, cercò di imporre la felicità universale e le conseguenze del suo atto
- Dal "Cyberoticon" (ovvero storie di deviazioni, superfissazioni e aberrazioni del cuore): il principe Ferrix e la principessa Cristallo
Le tematiche riprese nei racconti sono le più disparate, andando da questioni matematiche e fisiche, come il Diavoletto di Maxwell, a riflessioni filosofiche, come quelle legate alla ricerca della felicità e all'impossibilità dell'imposizione della stessa.
Però Lem fa risultare il tutto estremamente divertente, così come si capisce immediatamente leggendo l'incipit del primo racconto:
Un giorno Trurl il costruttore montò una macchina in grado di creare tutto quello che cominciava per N.
Terminato che ebbe il marchingegno, lo collaudò chiedendogli di creare nacchere, poi noccioline e negligé - che la macchina debitamente fabbricò - e di nascondere il tutto in un narghilè pieno di nepente e di numerosi altri narcotici. [...] Non ancora persuaso delle capacità della macchina Trurl le fece produrre, uno dopo l'altro, nodi, narcisi, nembi, nettare, nuclei, neutroni, nafta, nettapipe, ninfe, naiadi e natrium. Quest'ultimo non comparve, e Trurl, notevolmente scocciato, pretese una spiegazione. "Mai sentito parlarne" disse la macchina."Cosa?" fece il costruttore."Ma è soltanto il sodio. Sì, il metalloide, l'elemento chimico..."
"Sodio comincia per S, ed io lavoro solo con le N".
Già la prima riga mi ha rapito e mi ha fatto anche capire che lavoro tutt'altro che banale abbia dovuto fare l'ottimo traduttore Riccardo Valla per rendere opportunamente i giochi di parole di Lem. Ed io adoro certe libertà linguistiche.
Consiglio dunque questo libro a chiunque, anche a chi non ama la fantascienza, poiché è usata come mezzo e non come fine. Soprattutto a chi conosce Douglas Adams e Jorge Luis Borges (del quale devo leggere ancora molto!).
Prossima lettura: "Il Tristo Mietitore", di Terry Pratchett.
Informazioni sul libro :
Titolo originale | Cyberiada |
Editore | Marcos Y Marcos |
Anno di prima pubblicazione | 1965 |
Pagine | 317 |
Legatura | brossura |
Prezzo | € 15,00 |
ISBN | 978-88-7168-360-9 |
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3 commenti ↓
1 poluz ~ 14/02/2011 @ 12:25:40
Anche io ho molto amato questo libro. Saluti da Protuberone Asteristico!
2 Jhack ~ 14/02/2011 @ 14:42:09
In effetti mi è suonato un campanellino quando ho letto "Protuberone Asteristico" nel libro!
Noto che i "post attinenti" a questo, calcolati in automatico da un plugin, non paiono così tanto attinenti! Grrr.
3 Camilla P. ~ 27/02/2011 @ 12:16:15
Libro veramente interessante! Mi ispira molto, grazie per averlo segnalato 😀
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