"Le Meraviglie del Possibile", a cura di Sergio Solmi e Carlo Fruttero.
Dall'aletta sinistra :
I Vedovi Neri sono un gruppetto di rispettabili signori che una volta al mese si riuniscono a cena, senza le mogli, per risolvere un piccolo o grande mistero. Che cosa è stato rubato a un collezionista sicuro di aver subito un furto, ma incapace di individuare l'oggetto mancante? Quale segreto nasconde una collezione di bustine di fiammiferi? Come fa una ragazza a "vedere" un incendio mezz'ora prima che scoppi, a migliaia di chilometri di distanza? Come può servire l'ora legale a commettere qualcosa di molto illegale? In questi racconti uno dei più grandi scrittori di fantascienza si cimenta con il giallo creando dodici gioielli di logica, il cui deus ex machina, degno della miglior tradizione degli Sherlock Holmes e dei Poirot, è un impagabile maggiordomo che porge la sorprendente soluzione dei misteri con la stessa grazia discreta con cui versa vino d'annata
Questa è la prima volta che leggo qualcosa di Asimov che non sia legato alla fantascienza. Si tratta, infatti, di una raccolta di racconti gialli che vengono esposti, discussi e risolti nell'ambito delle riunioni di un gruppo di conoscenti che si autodefiniscono scherzosamente "Vedovi Neri", anche perché a tali incontri non possono prendere parte le rispettive mogli.
Ad ogni ritrovo, a turno, uno degli appartenenti a tale club ha la possibilità di portare un ospite che dovrà accettare di farsi interrogare dai presenti ed avrà l'obbligo, come tutti, di non far trapelare alcunché di ciò di cui si è parlato al di fuori del luogo in cui si trovano.
Per quanto sia interessante l'idea di fondo, purtroppo il tutto risulta molto un esercizio di stile farcito da citazioni e ragionamenti sicuramente colti, ma che rendono certe soluzioni al limite della realtà, pur essendo coerenti. Inoltre, il fatto di dover risolvere l'enigma di turno rimanendo nell'ambito temporale e spaziale di un singolo incontro limita fortemente le possibilità narrative.
Quindi, per come la vedo io, le qualità più interessanti di questi racconti risiedono nella divertente interazione dei personaggi e nell'utilizzo puntuale della logica, più che nella resa complessiva.
Prossima lettura: "L'Ultimo Teorema di Fermat", di Simon Singh.
Informazioni sul libro :
Titolo originale | Tales of the Black Widowers |
Editore | Minimum Fax |
Anno di prima pubblicazione | 1971 |
Pagine | 263 |
Legatura | brossura |
Prezzo | € 13,50 |
ISBN | 978-88-7521-102-7 |
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