Chiudi

 

Blog ad Improbabilità Infinita

L'unico blog che può trasformarvi in una balena o in un vaso di petunie

Feed RSS / Commenti RSS APML

Foresta di Cristallo

Scritto il 28 November 2009 alle 19:39

Acquista ora su laFeltrinelli.it

"Foresta di Cristallo", J.G. Ballard.

Dalla quarta di copertina :

Il dottor Edward Sanders si reca in Africa alla ricerca di due suoi amici scomparsi, Suzanne e Max Clair. Arriva a Port Matarre in Camerun, dove si sta verificando uno strano fenomeno: dall'oscurità della foresta e del fiume si sprigiona infatti una luce che fa risplendere lo spazio circostante. A produrla sono agglomerati di cristallo che crescono sui corpi vegetali e animali, trasformandoli in autentiche opere d'arte, che vengono poi vendute di nascosto sulle bancarelle. Sanders si avventura nel cuore della giungla, dove già sono all'opera militari e ricercatori scientifici per venire a capo di questa misteriosa mutazione; assieme a lui parte anche una giornalista, Louise Peret, in cerca di un suo collega. Nella foresta ogni tipo di materia, vivente e non, si cristallizza, tutto si trasforma in cosa inanimata, anche il tempo si paralizza, e il fenomeno potrebbe riguardare presto l'intero pianeta. A questa catastrofe esteriore, che comporta anche una metamorfosi interiore e psichica, c'è chi reagisce lottando, c'è chi invece si rassegna. La fine di un mondo mortale in fondo può essere l'inizio di un altro che sorge dalle sue macerie, in una minerale forma di immortalità.

Purtroppo non mi piace proprio questo genere di storie, quindi questa recensione è identica a quella scritta per "Il Mondo Sommerso".

Capisco che volesse trattare del ritorno della Terra e dell'Uomo ad uno stadio primordiale, rappresentato dalla cristallizzazione inarrestabile (e, più che inspiegabile, inspiegata!), però la storia non ha né capo né coda. Perché si sta cristallizzando qualsiasi cosa si trovi in un certo luogo? Perché nessuno fa qualcosa di concreto per tenere la gente alla larga? Perché non viene tirata in ballo la scienza per cercare di risolvere il problema? Perché c'è un rimedio alla cristallizzazione, ma non viene sfruttato seriamente? Perché lasciare il finale così aperto?

Come se non bastasse, i personaggi sono decisamente poco delineati e alcune parti della storia sono così superflue che fanno solamente perdere il filo della stessa.

Quello che posso aggiungere è che pare Ballard abbia avuto una predilezione per i coccodrilli, visto che li ha infilati anche in questo romanzo e, se non lo avete notato, uno è stato preso a modello per la copertina.


Prossima lettura: "2001: Odissea nello Spazio", di Arthur C. Clarke.


Acquista ora su laFeltrinelli.it

Informazioni sul libro :

Titolo originale The Crystal World
Editore Feltrinelli
Anno di prima pubblicazione 1966
Pagine 190
Legatura brossura
Prezzo € 7,50
ISBN 978-88-07-81854-7


Post attinenti:

Un misero commento ↓

  • 1 poluzNo Gravatar ~ 29/11/2009 @ 20:20:43

    Mah, anche io lo capisco poco Ballard. E capisco ancora meno il suo successo. Comunque, de gustibus...

Commentami!

Puoi utilizzare i seguenti tag XHTML <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>