Chiudi

 

Blog ad Improbabilità Infinita

L'unico blog che può trasformarvi in una balena o in un vaso di petunie

Feed RSS / Commenti RSS APML

Etidorhpa

Scritto il 03 October 2009 alle 00:10

~

Gli aggiornamenti sono in fondo.

~

Ho appreso da questo commento (al relativo post "Tutti i Racconti 1927-1930 / H.P. Lovecraft") di un libro sicuramente non ignoto a livello internazionale, visto che è stato scritto nel 1895, ma difficilmente conosciuto in Italia, non essendo mai stato tradotto...forse fino ad ora. Continuate a leggere per capire.

Vi riporto il titolo completo dell'opera (che vedete anche sopra), più che altro perché trovo affascinante come fossero lunghi una volta e per giocare un po' con i font:

ETIDORHPA

OR

THE END OF EARTH.

THE STRANGE HISTORY OF A MYSTERIOUS BEING

AND

The Account of a Remarkable Journey

AS COMMUNICATED IN MANUSCRIPT TO

LLEWELLYN DRURY

WHO PROMISED TO PRINT THE SAME, BUT FINALLY EVADED THE RESPONSIBILITY


WHICH WAS ASSUMED BY

JOHN URI LLOYD


WITH MANY ILLUSTRATIONS BY

J. AUGUSTUS KNAPP

L'autore è John Uri Lloyd (1849-1936), che apprendo essere stato un farmacologo famoso anche negli ambiti della farmacognosia (studio delle origini delle droghe), dell'etnobotanica (studio delle relazioni tra specie vegetali e popoli) e dell'erboristeria (questo mi auguro sappiate già cosa sia, non che il precedente non fosse intuibile :D). Giusto per infierire, anche i suo fratelli minori, Nelson Ashley Lloyd (1851-1926) e Curtis Gates Lloyd (1859-1926), erano interessati agli stessi campi (in tutti i sensi). In particolare, quest'ultimo era un esperto di micologia, e non lo dico a caso.

Ma perché parlo di questo libro?

Perché Lovecraft lesse questo libro e ne rimase affascinato, quindi è probabile che abbia preso spunto per dipingere le atmosfere dei suoi romanzi (ricordate i funghi?). Il testo inglese originale è di pubblico dominio negli USA in quanto pubblicato prima del 1923, quindi potete trovarlo ovunque (ad esempio, qui).

Per quanto riguarda la traduzione italiana, al momento (03/10/2009), apprendo da una sola fonte (tutte le altre si limitano a riferirvisi) che:

L’attesa traduzione italiana sarà pubblicata nel dicembre del 2009 da un noto editore italiano.

Il fatto che sia l'unica, e che sia alquanto misteriosa, lascia il mio giudizio in sospeso, quindi vi invito a seguire questo post perché lo terrò aggiornato mano a mano che si scopriranno più notizie.

AGGIORNAMENTO (04/10/2009): l'autore del suddetto blog mi ha risposto in questo commento, rimandandomi al suo sito personale in cui annuncia la traduzione del libro nella sezione Opere. Ora ho capito perché non lo trovassi da un qualsiasi motore di ricerca: il sito è in Flash e la parte html non è aggiornata rispetto alla prima; e i motori di ricerca non indicizzano contenuti in Flash. Si scopre dunque che il traduttore è Beniamino Soressi e il libro avrà all'incirca 300 pagine.

AGGIORNAMENTO (10/10/2009): mi accingevo a concludere la lettura del primo volume della "Grande Enciclopedia della Fantascienza" (1980, Editoriale Del Drago) e…cosa trovo? Un breve commento su questo libro! Riporto la citazione e il contesto in cui è introdotta (pagg. 169 e 172, grassetti miei):

Le storie basate su una «Terra cava» furono sorprendentemente comuni nel periodo a cavallo tra il diciannovesimo ed il ventesimo secolo. Tra le più famose ricordiamo The Coming Race (1871), «La razza futura» di Edward George Bulwer Lyttor [...] e ancora The Goddess of Atvatabar (1891) di William R. Bradshaw [...].
Più pesanti e noiosi risultano invece Etidorpha (che, letto all'inverso diventa Afrodite) di John Uri Lloyd, uscito nel 1895, e The Smokey God (1908) di Willis George Emerson, che adoperano il tema della Terra cava per fare delle allegorie sociali: in Etidorpha, il narratore viaggia attraverso alcuni ambienti e luoghi sotto la Terra che rivestono un significato allegorico, ed il viaggio stesso è una specie di espiazione perché egli ha rivelato i segreti della Massoneria.

Come curiosità, potete notare come abbiano scritto il titolo dell'opera in modo sbagliato, probabilmente indotti dalla grammatica e dalla pronuncia inglese che portano più naturalmente a leggere "ph" invece che "hp" (come mi è successo più volte nello scrivere questo post!).

Naturalmente, sentitevi liberi di aggiungere informazioni nei commenti, mica vi mordo! 😀


Post attinenti:

4 commenti ↓

  • 1 NicholasNo Gravatar ~ 30/04/2012 @ 02:00:08

    Salve, complimenti per il sito! Fantastico.
    Comunque, volevo chiedere se ci sono "news" riguardo la traduzione di questo libro.
    Io personalmente non ho trovato niente, in rete, che mi desse anche una minima speranza...a parte il sito del dottor Beniamino Soressi, che lo riporta tra le traduzioni fatte. Sperando, ho inviato una email allo stesso per informazioni, se per caso venissi a sapere qualcosa di più, lo scriverò qui!
    Nicholas

  • 2 NicholasNo Gravatar ~ 1/05/2012 @ 19:06:41

    Bene, il traduttore (Beniamino Soressi) m'ha risposto!
    Ha detto che il lavoro è in buona parte già svolto, mancano giusto i capitoli finali. Non ha saputo dirmi con certezza da chi verrà pubblicato, però mi avviserà non appena sarà disponibile in libreria.
    Spero d'essere stato d'aiuto a qualcuno!
    Nicholas

  • 3 JhackNo Gravatar ~ 1/05/2012 @ 20:02:41

    Grazie per i complimenti e per le informazioni.
    Speriamo che a questo giro venga pubblicato davvero 🙂

  • 4 JhackNo Gravatar ~ 4/05/2012 @ 23:59:30

    Nicholas, per motivi che mi sfuggono il tuo ultimo commento mi era finito nella coda di moderazione e quando ho detto al software il corrispettivo di "no no, fidati che va bene" lo ha fatto sparire non so come e non so dove! Grrr!

    Ti ringrazio per la correzione del tag psichelico -> psichedelico 🙂

Commentami!

Puoi utilizzare i seguenti tag XHTML <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>