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Starship Troopers

Scritto il 18 August 2009 alle 20:26

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"Starship Troopers", Robert Anson Heinlein.

Sull'aletta sinistra:

Juan Rico vive in un futuro non troppo lontano, in cui il mondo è stato pacificato e, dopo una devastante guerra mondiale, si è instaurato un governo aristocratico che vede la Terra far parte di una Federazione di pianeti. Figlio di un ricco industriale, il giovane Rico sceglie di non lavorare nell'azienda paterna, ma, anche seguendo il consiglio dei suoi maestri di storia e morale, di arruolarsi volontario nel corpo di Fanteria spaziale mobile. Dopo un periodo di addestramento, Juan viene inviato al fronte; qui dovrà affrontare i nemici alieni impegnati in un conflitto senza tregua contro la specie umana; ma le battaglie che dovrà combattere saranno più psicologiche che militari, e lo trasformeranno alla fine, da frivolo diciottenne, in un vero uomo.
Capolavoro della fantascienza d'azione, vincitore del prestigioso premio Hugo nel 1960 e ispiratore di svariati videogiochi e film (primo fra tutti il celebre, omonimo kolossal di Paul Verhoeven): Starship Troopers è ancora oggi una grande lettura, la storia di un'iniziazione, di un'avventura, un racconto di guerra a forti tinte narrato con grande forza e incisività.

Immagino che l'utilizzo del titolo inglese sia motivato da interessi commerciali, comunque si tratta di "Fanteria dello spazio", così come è stato chiamato in qualsiasi altra edizione italiana. Utilizzare per la copertina immagini tratte dall'omonimo film di Paul Verhoeven mi è sembrato decisamente fastidioso.

Detto ciò, passo al contenuto del libro: la società descritta, diretta da un governo aristocratico, prevede il diritto di voto solo per coloro che abbiano svolto il "Servizio Federale" per almeno due anni, ma solo dopo aver lasciato l'esercito. Svolgere tale servizio non è un dovere, ma un diritto di qualsiasi cittadino avente un'età maggiore di 18 anni, non malato di mente e capace di comprendere il senso del giuramento da prestare. Inoltre, la rinuncia a tale servizio è incoraggiata proprio per garantire una migliore selezione degli individui più motivati.

Accompagnando un amico ad arruolarsi, Juan Rico si fa prendere dall'entusiasmo e ne segue l'esempio, andando contro la volontà dei genitori. Questo lo porta ad un duro percorso di formazione e ad un'importante carriera nel corpo della "Fanteria dello Spazio".

L'aspetto tecnologico non è molto curato ed è limitato unicamente agli scopi bellici; si parla delle astronavi, ed è nominato il metodo di propulsione Čerenkov, che garantisce una velocità superiore a quella della luce, ma senza alcuna giustificazione. Una vera ossessione per l'autore sono le tute potenziate utilizzate dalla Fanteria, descritte in maniera minuziosa, tanto da farmi venire la voglia di comprarmene una...se solo le producessero! Tali dispositivi amplificano le capacità umane, consentendo di trasportare armamenti estremamente pesanti, effettuare spostamenti a velocità elevate e qualsiasi altra cosa vi possa venire in mente 🙂

Nel periodo in cui Juan si trova in servizio, la razza umana è minacciata da una forma di vita aliena costituita da aracnidi, i Ragni. Anche su questo frangente, non viene spiegato in alcun modo come esseri simili possano aver sviluppato una tecnologia così avanzata da consentire di tenere in scacco gli esseri umani. Inoltre, vi è un completo distacco tra le due razze, che non tentano in alcun modo di comunicare e di conoscersi, se non per sterminarsi a vicenda.

Comunque sia, se cercate un romanzo di azione e di guerra, paradossalmente, questo non fa al caso vostro: Heinlein pone un forte accento sulla componente psicologica che guida i personaggi nelle loro scelte e riesce a trasmettere messaggi di filosofia morale in maniera semplice e diretta. In particolare voglio ricordare il motivo per il quale il diritto di voto è assegnato unicamente secondo le modalità suddette: solo coloro che, dopo un addestramento volontario estenuante, riescono a porre il bene del gruppo sopra al proprio possono decidere politicamente per il bene della società.

Per queste ragioni, mi sono dovuto ricredere riguardo all'idea che mi ero fatto leggendo le prime pagine, ovvero che fosse unicamente un elogio alla guerra.


Prossima lettura: "Uomini d'Arme", di Terry Pratchett.


Errori:

  • aletta sinistra: "confitto" -> "conflitto".

Citazioni:

  • pag. 82: "Non esistono armi pericolose, esistono solo uomini pericolosi".
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Informazioni sul libro:

Titolo originale Starship Troopers
Editore Mondadori
Anno di prima pubblicazione 1959
Pagine 350
Legatura brossura
Prezzo € 9,40
ISBN 978-88-04-55615-2


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Un misero commento ↓

  • 1 poluzNo Gravatar ~ 19/08/2009 @ 14:36:45

    Infatti ho sempre trovato che fosse riduttivo e fuorviante dare del guerrafondaio a Heinlein per Fanteria dello spazio. A prescindere dal fatto che questo giudizio può venire solo da chi non ha letto il romanzo, si dimentica parimenti tutta la produzione di Heinlein che non è Fanteria dello spazio, e che è piuttosto abbondante.
    Temo tuttavia che sia una di qui pensieri fatti che è difficile scardinare, come quello secondo cui Hergé, il papà di Tintin, fosse nazista.

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