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Tutti i Racconti 1931-1936 / H.P. Lovecraft

Scritto il 02 May 2009 alle 10:50

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"Tutti i Racconti 1931-1936", di H.P. Lovecraft, a cura di Giuseppe Lippi.

In quarta di copertina :

Da Robert Bloch a Fritz Leiber, Henry Kittner e, indirettamente, Ray Bradbury, Lovecraft ha esercitato un influsso determinante su gran parte della narrativa fantastica del dopoguerra. Nei suoi racconti lo scrittore statunitense rivela l'invidiabile capacità di gettare un ponte tra il mondo dei sogni e quello della veglia, finché a poco a poco l'uno trascolora nell'altro in un amalgama originalissimo. Abissi senza fondo che si spalancano su altre sfere di realtà, corridoi sotterranei che si snodano sotto le fondamenta di edifici familiari, esseri mostruosi che riempiono, al tempo stesso, di meraviglia e di terrore: i protagonisti della narrativa lovecraftiana non sono esseri umani, ma terribili forze arcane dell'ignoto. Questo volume comprende i racconti scritti tra il 1931 e il 1936, gli ultimi anni di vita.

Dopo una lunga ricerca, sono finalmente riuscito a trovare il quarto ed ultimo volume di questa edizione, che comprende:

L'elenco dei racconti di questo volume è precisamente il seguente (salta l'elenco):

Racconti:

  • Le montagne della follia
  • La maschera di Innsmouth
  • La casa delle streghe
  • La cosa sulla soglia
  • Il prete malvagio
  • Il libro
  • L'ombra calata dal tempo
  • L'abitatore del buio

Racconti scritti in collaborazione e revisioni:

  • La trappola (con Henry S. Whitehead, 1931)
  • L'uomo di pietra (con Hazel Heald, 1932)
  • L'orrore nel museo (con Hazel Heald, 1932)
  • Attraverso le porte della Chiave d'Argento (con E. Hoffmann Price, 1932/1933)
  • La morte alata (con Hazel Heald, 1933)
  • Dall'abisso del tempo (con Hazel Heald, 1933)
  • L'orrore nel camposanto (con Hazel Heald, 1933/1935)
  • L'albero sulla collina (con Duane W. Rimel, 1934)
  • Il “match” di fine secolo (con R.H. Barlow, 1934)
  • “Finché tutti i mari…” (con R.H. Barlow, 1935)
  • L'esumazione (con Duane W. Rimel, 1935)
  • Universi che si scontrano (con R.H. Barlow, 1935)
  • Il diario di Alonzo Typer (con William Lumley, 1935)
  • Nel labirinto di Eryx (con Kenneth Sterlink, 1936)
  • L'oceano di notte (con R.H. Barlow, 1936)

Appendice:

  • Due racconti giovanili:
    • Rimembranze del Dr. Samuel Johnson (1917)
    • La dolce Ermengarda, ovvero: Il cuore di una ragazza di campagna
  • Una round-robin story:
    • Sfida all'ignoto, di Catherine L. Moore, Abraham Merritt, H.P. Lovecraft, Robert E. Howard, Frank Belknap Long (1935)

Giunto a questo volume conclusivo, posso tranquillamente affermare che queste edizioni siano davvero curate nella presentazione e nelle analisi che precedono ogni racconto, inquadrandolo nel contesto in cui è stato creato.

Uno dei racconti che mi è piaciuto di più è sicuramente "Le Montagne della Follia", dove viene raccontato in prima persona ed a posteriori il risultato di una spedizione scientifica in Antartide, all'epoca una terra sicuramente più ignota rispetto ad oggi. Si imbattono in montagne estremamente più alte di quelle presenti nella catena dell'Himalaya e in resti di civiltà ben più antiche di quelle che siano mai state scoperte fino ai giorni nostri. Non si tratta solamente di costruzioni e manufatti, ma di esseri perfettamente conservati, considerando l'epoche remote in cui sono vissuti, esseri che si fatica a classificare nel regno degli animali piuttosto che in quello delle piante.

È immediato comprendere come siano stati dotati di una notevole intelligenza e, dall'esplorazione degli edifici, si rilevano le impensabili vicissitudini che hanno segnato tale civiltà, venuta a scontrarsi con un'altra giunta dallo spazio, rivelando sconcertanti verità sepolte nei meandri remoti del tempo. Avendo visto pochi giorni fa "Alien vs. Predator", ho notato sicuramente delle analogie, anche se le due storie sono nettamente differenti.

Cosa si prova a sapere di essere solamente una delle tante razze intelligenti? Questo romanzo rende perfettamente l'idea e riesce ad imprimere un forte senso di angoscia e di terrore cosmico.

Un racconto che mi ha colpito per lo stesso senso di pessimismo cosmico è "L'Ombra Calata dal Tempo", in cui l'idea centrale è rappresentata dall'esistenza di una razza aliena capace di viaggiare con lo spirito nello spazio e nel tempo, occupando il corpo di altri specie. Questo per catalogare gli esseri che sono esistiti e che esisteranno nel futuro. Il protagonista del racconto è posseduto per un lasso di tempo da un rappresentante di tale razza e, grazie a questa esperienza, può conoscere incredibili entità vissute, viventi e che vivranno nel corso dell'esistenza dell'universo.

La razza umana è solo una della tante ed il suo "ruolo" appare assolutamente insignificante e marginale.

Da non sottovalutare sono i racconti scritti in collaborazione, in quanto buona parte di essi sono, in pratica, realizzati da Lovecraft su bozze più o meno vaghe suggeritegli. Uno di questi, "Attraverso le porte della Chiave d'Argento", rappresenta il sequel de "La Chiave d'Argento" e narra le vicissitudini di Randolph Carter una volta che ha varcato l'Ultima Soglia e si trova al cospetto di Yog-Sothoth, divinità onnisciente esistente in ogni tempo ed ogni luogo.

Per tirare le somme di tutti e quattro i volumi di questa antologia, sicuramente vi sono diversi racconti che considero dei capolavori e di cui ho parlato nei vari post, ma ben altri che risultano estremamente ripetitivi e noiosi e presentano strutture molto simili. Quel che ci vorrebbe è un'antologia di questa antologia 🙂


Prossima lettura: "Strani attrattori - Antologia di fantascienza radicale", a cura di Peter L. Wilson (Hakim Bey), Rudy Rucker e Robert A. Wilson.


Errori :

  • pag. 138, -13: "quì" -> "qui", questo è davvero brutto;
  • pag. 156, 2: "vintidue" -> "ventidue", non mi pare un arcaismo;
  • pag. 186, -2: "aquorei" -> "acquorei";
  • pag. 219, -14: "l'lncarico" -> "l'incarico";
  • pag. 290, 15: riformulare la frase;
  • pag. 356, 4: "di stagliava" -> "si stagliava";
  • pag. 455, 11: "di del" -> "del";
  • pag. 532, -10: "sarebbero" -> "sarebbe";
  • pag. 546, 9: "bssorilievi" -> "bassorilievi";
  • pag. 548, -10: "non co cosa" -> "non so cosa";
  • pag. 555, 19: "per non dover dire dividere" -> "per non dover dividere";
  • pag. 555, 19: "avevano" -> "aveva";
  • pag. 571, 10: "trapiantata" -> "trapiantato".

New Wor(l)ds :

  • schisto/scisto: nome generico (anche roccia scistosa) di una roccia metamorfica caratterizzata da una disposizione regolare, in piani grossolanamente paralleli, dei componenti minerali lamellari o fibrosi, che le conferisce una più o meno facile divisibilità secondo tali piani;
  • steatite: roccia metamorfica composta in prevalenza da talco a struttura feltrata, usata, oltre che per segnare stoffe, per scrivere su lavagne, ecc., anche come materiale isolante elettrico;
  • berciare: urlare sguaiatamente, strillare;
  • congerie (congèrie): mucchio, ammasso confuso di cose, anche non materiali: c. di oggetti disparati; una c. di nozioni mal digerite;
  • corrusco: scintillante, balenante, che manda bagliori;
  • angiporto: nome col quale i Romani designavano gli stretti vicoli che correvano tra due file di case; passaggio coperto risultante dal collegamento mediante voltoni di due fabbricati vicini; strada angusta, vicolo cieco; luoghi bui e malfamati di una città; Darsena o deposito delle merci, nella parte più difesa di un porto;
  • finanziera: abito maschile con giacca lunga, detto anche stiffelius o redingote o prefettizia, usato soprattutto nel sec. 18° e nei primi decennî del sec. 19° dai grandi banchieri (di qui il nome) e dai ministri e deputati;
  • semicupio: vasca da bagno corta in cui ci si immerge parzialmente stando seduti | il bagno fatto in tale vasca, spec. a scopi igienici e terapeutici;
  • nottolino: piccolo saliscendi usato per le chiusure di porte, finestre, ante, spec. rustiche;
  • giaculatorio: recitato con enfasi e fervore;
  • ierofante: nell’antica Grecia, sommo sacerdote addetto ai misteri eleusini;
  • topiario: relativo all’arte del potare le piante e gli arbusti in forme geometriche o bizzarre;
  • brancicare: brancolare.

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Informazioni sul libro :

Editore Mondadori
Anno di prima pubblicazione 1992
Pagine 770
Legatura brossura
Prezzo € 9,80
ISBN 978-88-04-57957-1


Post attinenti:

2 commenti ↓

  • 1 poluzNo Gravatar ~ 3/05/2009 @ 18:02:09

    Dovrei proprio leggere un po' di racconti di Lovecraft... Qualcosa lessi tempo fa, ma non mi ricordo pressoché nulla. Dovrei avere una raccolta in casa; anche se certamente non completa e curata come questa, è certamente meglio che niente!

  • 2 JhackNo Gravatar ~ 3/05/2009 @ 18:08:44

    Non pensavo avresti mai letto nulla di simile :D. Fammi sapere cosa c'è nella raccolta così mi faccio un'idea più o meno vaga della completezza della stessa.

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