Categoria selezionata: Riflessioni
Giusto per variare le notizie date al TG1, ma garantendogli comunque di ottenere un glorioso share, credo sia il caso di organizzare una qualche strage, se non fossero bastate le numerose scosse di terremoto che hanno colpito l'Abruzzo.
Nel frattempo, uniamoci al giubilo della conduttrice del TG1 – poveretta, l'avranno costretta? – che potete osservare nel seguente video, mentre decanta i record ottenuti.
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In questo periodo ho scritto il mio curriculum vitæ, pertanto nel cercare ispirazioni in giro ho visto usare il termine "curriculum vitæ" in tutte le salse. In particolare mi sono stupito di una cosa che ho non mai considerato in correlazione ad altre, ovvero quello che viene utilizzato come plurale: "curricula". Da quel che si legge o si è sentito dire, se non lo si declina opportunamente al plurale sembra si passi per degli ignoranti, ma con questo post vorrei farvi riflettere sulle conseguenze che comporta tale "moda".
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Stavo discutendo con un'amica sui ringraziamenti che vorrebbe aggiungere alla tesi e, grazie al cielo, è d'accordo con me nel credere che buona parte di ciò che si legge in giro sia patetico, retorico o melenso, nelle varie combinazioni possibili.
C'è chi ringrazia la famiglia, chi gli amici o il partner, chi gli animali domestici perché li hanno supportati e sopportati nello sviluppo della tesi e nell'esposizione del discorso.
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"Tutti i Racconti 1927-1930", di H.P. Lovecraft, a cura di Giuseppe Lippi.
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In un momento in cui ho evidentemente molto da fare mi è venuto un pensiero ai limiti della follia: il mio monitor (ma anche il tuo :P) non potrà mai rappresentare tutte le possibili (ed impossibili) immagini passate, presenti e future.
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