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L'Ultimo Teorema di Fermat

Scritto il 24 October 2010 alle 13:36


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"L'Ultimo Teorema di Fermat", Simon Singh.

In quarta di copertina :

"Dispongo di una meravigliosa dimostrazione di questo teorema, che non può essere contenuto nel margine troppo stretto della pagina." Così scriveva a metà del Seicento il genio della matematica Pierre de Fermat a proposito di quello che da allora sarebbe stato conosciuto appunto come l'Ultimo Teorema di Fermat. La dimostrazione che non stava nel margine troppo stretto non fu mai trovata, e quella frase divenne il guanto di sfida raccolto da generazioni di matematici, che si sforzarono invano di dimostrare quel teorema così semplice, così elegante, così impenetrabile. La storia dell'Ultimo Teorema di Fermat è un thriller matematico, o un romanzo di avventure intellettuali, che dopo oltre tre secoli e mezzo ha oggi trovato una soluzione: l'abilissimo detective è il matematico inglese Andrew Wiles, della Princeton University che all'età di dieci anni sognava di essere il solutore dell'enigma.

Cosa c'è di così affascinante in questo teorema?

Il fatto che sia, per quanto ne so, l'unico ad avere un enunciato estremamente semplice e alla portata di tutti, ma la cui dimostrazione ha richiesto più di tre secoli e mezzo; indicativamente, dal 1637 al 1995.

È stata proprio l'abbordabilità dell'enunciato ad invogliare il matematico Andrew Wiles ad appassionarsene fin dall'età di 10 anni e a spingerlo ad affrontare un'impresa già fallita da numerosi matematici, finiti in vicoli ciechi o riusciti a verificare tale congettura solo per alcuni casi particolari.

Ma veniamo all'enunciato: non esistono soluzioni intere positive non banali per l'equazione

per n> 2.

Naturalmente è fondamentale l'esponente, infatti per i due casi precedenti si ha:

  • : ha ovviamente infinite soluzioni poiché la somma di due numeri naturali non può che portare ad avere un altro numero naturale;
  • : ha anch'essa infinite soluzioni che sono oggi ricordate come terne pitagoriche.

Ma gli esponenti dal 3 compreso in poi hanno messo a dura prova i più illustri matematici di tutti i tempi, dei quali Singh non tratta solo il contributo apportato, ma li inquadra nell'epoca storica di loro appartenenza rilevando particolari della vita che risultano poco noti ed interessanti.

Si scopre, così, come Pitagora abbia messo a morte Ippaso di Metaponto, reo di aver mostrato l'irrazionalità di , anche se la vicenda è da prendere con le molle, poiché non ho trovato riscontri. Di Pierre de Fermat si apprende come fosse restio a pubblicare le proprie dimostrazioni, tanto da essere detestato dai matematici del suo tempo, che lui sfidava fornendo solamente gli enunciati dei teoremi; il suo contributo si conosce in larga parte solo grazie alla corrispondenza con altri matematici o dalle note lasciate sui propri libri. Paul Wolfskehl, secondo una versione forse un po' troppo romantica, sarebbe stato salvato dal suicidio grazie all'interesse per il teorema di Fermat, la qual cosa sarebbe la motivazione del premio in denaro che ha istituito per chi lo avesse dimostrato. Di contro, sconvolge il suicidio immotivato di Yutaka Taniyama, celebre per la congettura di Taniyama-Shimura, la cui dimostrazione parziale è stata la mossa cruciale di Wiles per la dimostrazione del teorema di Fermat.

L'idea che mi sono fatto è che il contributo più importante sia stato dato da Gerhard Frey, matematico tedesco capace di trovare un collegamento tra la congettura di Taniyama-Shimura e il teorema di Fermat. Paradossalmente, ho come avuto l'impressione che si sia parlato poco di Wiles, ma non saprei giustificare questa sensazione.

Per chi non mastica la matematica non c'è alcun ostacolo, poiché è stato scritto per essere fruito da un pubblico ampio e non richiede la comprensione di concetti fuori dall'ordinario: può leggerlo tranquillamente chiunque abbia un'istruzione di scuola superiore. Ciò potrebbe, invece, attirare poco chi sia più goloso di approfondimenti matematici più seri.

Reputandolo un libro appassionante e godibile, vi invito a leggerlo.


Prossima lettura: "Il Vangelo Secondo Gesù Cristo", di José Saramago.


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Informazioni sul libro :

Titolo originale Fermat's Last Theorem
Editore BUR Rizzoli
Anno di prima pubblicazione 1997
Pagine 354
Legatura brossura
Prezzo € 9,80
ISBN 978-88-17-11291-8


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Un misero commento ↓

  • 1 GiorgiaNo Gravatar ~ 4/11/2010 @ 22:42:47

    Questo libro lo lessi al 4 anno di liceo scientifico, la mia prof di matematica e fisica ci fece un lavoro molto approfondito, una presentazione partendo da Fermat fino a Wiles, con tanto di dimostrazione e teorie varie... Un bel lavoro che venne anche premiato ad un concorso, purtroppo non credo che però circoli su internet! Dovrei metterlo, perchè è approfondito e poi fatto da ragazzi che all'epoca avevano 16 anni magari è anche più comprensibile per chi è meno ferrato in materia! 🙂 Ora non ricordo precisamente, ma molti rimasero colpiti dalla storia di Fermat chiuso in soffita -anche se ripeto, non ricordo bene!- a cercare di risolvere il teorema... Devo ritrovare il lavoro! Bel post 🙂

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