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Dune

Scritto il 02 May 2010 alle 16:23

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"Dune", Frank Herbert.

In quarta di copertina :

Il giovane Paul, figlio del duca Leto, non sa quasi nulla di Arrakis quando gli annunciano che è la sua prossima destinazione. Poi, a poco a poco, frammenti di racconti, ricordi, qualche parola rubata - tutto stranamente pervaso da un che di leggendario - iniziano a comporre un quadro inquietante. Meglio conosciuto come Dune, il pianeta di Arrakis è un immenso deserto caratterizzato da una fauna molto particolare, creature gigantesche, vermi che sono lunghi centinaia di metri. Tutto sembra misterioso in quel mondo, anche i suoi abitanti, i Fremen, un popolo che custodisce gelosamente la sua arcana cultura e che ha affinato arti eccezionali. Ma Dune è anche, e soprattutto, l'unica fonte del melange, la "droga delle droghe", indispensabile per affrontare lunghi viaggi interplanetari, garantire straordinari poteri telepatici e assicurare un'incredibile longevità. E su Dune il destino di Paul si compirà, tra mille pericoli e dopo un difficile percorso spirituale... Epopea affascinante, densa di emozioni, di avventure e spunti profetici, Dune reclama negli anni il proprio "status" di classico. Vincitore di numerosi premi Hugo e Nebula, è la creazione più riuscita di Frank Herbert, citato dal New York Times tra i dieci autori "che bisogna assolutamente leggere". Fonte d'ispirazione per i migliori creatori di universi degli ultimi anni, da George Lucas a James Cameron passando attraverso Steven Spielberg e Stephen King, Dune è un'esperienza che va assolutamente provata.

Non ho intenzione di illustrare la trama perché dovete già saperla! 🙂

È riportata a grandi linee qui sopra e, per i più pigri, c'è l'omonimo film del 1984, diretto da David Lynch. Tuttavia, dopo aver letto il romanzo, comprendo le numerose critiche negative al film dovute ad un'assurda superficialità nel trattare le tematiche più interessanti della storia, per non parlare del finale che si rivela proprio sbagliato.

Sono ben pochi gli autori capaci di creare un background storico coerente e credibile tanto da rendere epico un romanzo. Celebri esempi sono Tolkien con "Il Signore degli Anelli" ed Asimov con il "Ciclo della Fondazione". Herbert riesce in questo intento presentando una società di stampo pseudo-feudale con tutto quello che ciò comporta, come i difficili equilibri tra le Case più potenti, gli Atreides, gli Harkonnen ed i Corinno, che si manifestano in intrighi di corte e portano allo sviluppo di una vera e propria cultura dei veleni, usati in maniera oculata per ottenere l'effetto più adeguato ad ogni situazione. Un altro importante attore è la Gilda spaziale, che detiene il monopolio dei trasporti superluminali rappresentando, di fatto, il potere economico ed avendo un forte ascendente su quello politico. A completare lo scenario globale è la componente mistico-religiosa rappresentata dalla sorellanza Bene Gesserit, gruppo composto unicamente da donne addestrate nella mente e nel corpo a tal punto da acquisire capacità che trascendono quelle comunemente possedute dagli esseri umani; pur restando sempre fedeli al loro ordine, interagiscono con i popoli dell'Impero per conseguire l'obiettivo di creare una razza superiore grazie ad accoppiamenti programmati.

La chiave di volta che tiene in piedi tutto l'universo conosciuto si trova su Arrakis, altresì detto Dune per la condizione di desertificazione in cui si trova, ed è rappresentato dal Melange, più semplicemente detta Spezia, la cui origine è pienamente nota ai soli Fremen, la popolazione indigena di tale pianeta. Il messaggio ecologista di Herbert, perso nel film, risulta molto chiaro nel romanzo: così come il macrocosmo dell'Impero Galattico è il risultato di un delicato equilibrio tra complesse sfere di potere, parimenti il microcosmo di Dune e la produzione di Spezia sono il perfetto connubio tra la natura ed i Fremen, che hanno imparato a rispettare l'ecosistema adattandosi ad un ambiente estremamente ostile senza danneggiarlo.

Un altro importante aspetto che caratterizza la narrazione di Herbert è la volontà di spostare le tematiche fantascientifiche dalle "macchine" all'uomo: ciò che comunemente sarebbe rappresentato da un "super-computer", si manifesta nei cosiddetti mentat, esseri umani dalle capacità logico-matematiche portate all'estremo, così come le Bene Gesserit possono controllare la psiche umana tramite la loro Voce, senza alcun altro ausilio, ed alcune di loro, le Veridiche, sono capaci di discriminare tra verità e menzogna. Anche la capacità di viaggiare a velocità superiore a quella della luce è fortemente legata alla componente umana: le navicelle spaziali sono governabili unicamente da navigatori con capacità straordinarie, date anche dall'assunzione della Spezia.

In definitiva, Dune è un romanzo sì di fantascienza, ma con risvolti filosofici, sociologici, antropologici, religiosi e talora poetici che lo rendono assolutamente una tappa fondamentale per qualunque amante della sci-fi.


Prossima lettura: "Non-A", di Alfred E. van Vogt .


Errori :

  • pag. 90, 6: "abbassò gli gli occhi";
  • pag. 407, -14: "Come puoi pensare che io riesca a qualcosa che è impossibile a te?" -> "riesca in qualcosa".

Citazioni :

  • "Non devo aver paura. La paura uccide la mente. La paura è la piccola morte che porta con sé l'annullamento totale. Guarderò in faccia la mia paura. Permetterò che mi calpesti e mi attraversi. E quando sarà passata, aprirò il mio occhio interiore e ne scruterò il percorso. Là dove andrà la paura non ci sarà più nulla. Soltanto io ci sarò.";
  • "Probabilmente non c'è momento più terribile, nella nostra vita, di quello in cui si scopre che nostro padre è un uomo... in carne e ossa.";
  • "Arrakis insegna la mentalità del coltello - tagliare ciò che è incompleto, e dire: «Ora è completo perché finisce qui»";
  • "«I Fremen hanno la parola di Muad'Dib» disse Paul. «Sotto il cielo di questo mondo l'acqua scorrerà liberamente, e vi saranno oasi verdeggianti piene di delizie. Ma dobbiamo pensare anche alla spezia. Così vi sarà sempre il deserto su Arrakis... e venti selvaggi, e prove per indurire l'uomo. Noi Fremen abbiamo un detto: Dio creò Arrakis per temprare il fedele. Non si può andare contro la parola di Dio.»";
  • "Quando la legge e il dovere sono una cosa sola, unita dalla religione, noi perdiamo un po' della nostra consapevolezza. Non siamo più pienamente coscienti, non siamo più individui completi.";
  • "Pensaci [...]: quella principessa avrà il nome, e tuttavia sarà meno di una concubina... non avrà mai un momento di tenerezza dall'uomo cui sarà unita. Mentre noi [...], noi che portiamo il nome di concubine...la storia ci chiamerà spose.".

New Wor(l)ds :

  • tramenio: movimento disordinato di cose o di persone;
  • bistrato: (riferito agli occhi) truccato con il bistro, polvere nera finissima ricavata dalla fuliggine di faggio.
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Informazioni sul libro :

Titolo originale Dune
Editore Sperling & Kupfer
Anno di prima pubblicazione 1965
Pagine 489
Legatura brossura
Prezzo € 12,00
ISBN 978-88-8684-552-6


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