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La Caduta di Hyperion

Scritto il 09 November 2009 alle 00:23

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"La Caduta di Hyperion", Dan Simmons.

In quarta di copertina :

In un lontano futuro di straordinaria complessità fantastica, la maggior parte dei pianeti della galassia è collegata da una Rete che permette di trasferirsi in pochi secondi da un mondo all'altro. Ma anche in questo universo, apparentemente perfetto, l'umanità è minacciata da pericoli di sconvolgente portata. Ai margini dell'Egemonia si stanno infatti radunando gli Sciami di migrazione degli alieni Ouster, mentre gruppi dotati di sofisticatissimi strumenti tecnologici e strane sette esoteriche premono per conquistare un potere divino. Paradossalmente, per gli uomini, l'unica speranza di salvezza è un piccolo gruppo di pellegrini sperduti su Hyperion, il mondo nei cui insondabili recessi si nasconde il crudele, onnipotente e misterioso Shrike. Dopo Hyperion, dalla magistrale penna di Dan Simmons un altro grande classico della fantascienza moderna, un romanzo affascinante in cui si fondono l'avventura classica e i temi più inquietanti del cyberspazio.

Si tratta della continuazione di Hyperion e riprende là dove il primo libro era stato ignobilmente concluso senza dare una, dico una, risposta alle tante, troppe, questioni aperte.

Non ha senso tentare di riassumervi completamente la trama perché è maledettamente complicata e vede molti personaggi interagire e spostarsi tra mondi, nel tempo e nello spazio.

Il romanzo è narrato dal punto di vista del cìbrido di John Keats, ovvero un corpo umano nel quale è stata riversata la personalità di un poeta vissuto centinaia di anni prima, il quale è capace di sognare le vicende che accadono ai pellegrini sul pianeta Hyperion ed aiutare Meina Gladstone, Primo Funzionario Esecutivo del Senato dell'Egemonia dell'Uomo, a decidere delle sorti della razza umana.

Le Tombe del Tempo situate su Hyperion, inviate dal futuro al presente, vengono aperte da un traditore e lo Shrike, un'entità semidivina dai poteri difficilmente comprensibili, ma apparentemente incontrastabili, incontra i pellegrini uno ad uno e decide del loro destino. Su di tutti incombe lo spettro, più reale che mai, dell'immenso albero di spine su cui lo Shrike infilza le proprie vittime che patiscono pene infinite.

Gli alieni Outster sono in procinto di invadere i mondi dell'Egemonia e paiono incontrastabili.

Ruolo fondamentale è assunto dalle IA, le intelligenze artificiali che costituiscono il TecnoNucleo e permeano le vite degli uomini da così tanto tempo da essere ormai ignorate. È giunto il momento di chiedersi quali scopi abbiano e dove siano localizzate.

Per salvare le sorti dell'Egemonia, Meina Gladstone è costretta a portare l'umanità a fare un passo indietro nell'evoluzione.

Varie questioni del primo libro vengono risolte, ma molti altri dubbi rimangono, nonostante questo abbia un finale sensato e compiuto.

Visti i temi affrontati, dai più leggeri ai più filosofici, è un libro che consiglio sicuramente, ma, come unica pecca, devo avvertirvi che i singoli intrecci sono tirati costantemente troppo per le lunghe per essere conclusi praticamente tutti insieme alla fine, il che, per quanto mi riguarda, non aiuta a tenere viva l'attenzione, ma a fare salire una discreta rabbia.


Prossima lettura: "Il Simbolo Perduto", di Dan Brown.


Citazioni :

  • pag. 231: "Dio è un algoritmo intelligente";
  • pag. 471: "A volte [...] i sogni sono l'unica cosa che ci distingue dalle macchine".

New Wor(l)ds :

  • pristini: anteriori, precedenti;
  • strapuntino: seggiolino pieghevole o ribaltabile, usato nei locali pubblici e nei mezzi di trasporto quando tutti i posti a sedere normali sono occupati.
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Informazioni sul libro :

Titolo originale The Fall of Hyperion
Editore Mondadori
Anno di prima pubblicazione 1990
Pagine 516
Legatura brossura
Prezzo € 10,00
ISBN 978-88-04-39424-1


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2 commenti ↓

  • 1 poluzNo Gravatar ~ 9/11/2009 @ 11:17:12

    Non si vede la copertina. 🙂

  • 2 JhackNo Gravatar ~ 9/11/2009 @ 11:36:23

    Grazie per la segnalazione: quel simpatico di Mr.Flickr mi aveva cambiato completamente l'url (non che cambiandomene una parte non mi avrebbe creato problemi) e la cache del browser (impostata a 0MB, che evidentemente è maggiore di 0MB [?]) continuava a mostrarmi l'immagine presente!

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