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Fondazione e Terra

Scritto il 23 March 2008 alle 19:33

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"Fondazione e Terra", di Isaac Asimov.

In quarta di copertina:

«Un impero grande come l'universo e contenente miliardi di mondi abitati; una forza politica, sociale e scientifica senza precedenti come la disciplina della psicostoria; l'enigma rappresentato dalle Fondazioni gemelle fondate da Hari Seldon per abbreviare il periodo d'interregno quando l'impero galattico fosse crollato... Sono questi, come ognuno sa, gli ingredienti fondamentali della vasta epopea futura che Asimov è venuto arricchendo negli anni, e che descrive il lontanissimo futuro dell'uomo con la stessa suspense di un thriller d'oggi. Ma con Fondazione e Terra siamo a un'importante svolta del ciclo asimoviano: il nostro pianeta entra di nuovo in gioco e sempre più chiare appaiono le mosse decisive di una partita che ha come posta le stelle.»

Questo romanzo si colloca nel più ampio "Ciclo della Fondazione", che comprende i libri:

Quelli in grassetto sono quelli letti sinora ed in particolare quelli da terzo al sesto sono recensiti nel post "Il Ciclo delle Fondazioni", pertanto vi rimando a tale post per sapere cosa vi sia prima degli accadimenti di questo romanzo; leggetelo o non si capisce molto di quanto segue se non conoscete la storia. Come potete immaginare, li sto leggendo in ordine cronologico di pubblicazione e non di avvenimenti.

Vi sconsiglio fortemente di leggere la seguente parte principiata e terminata da "***" se avete intenzione di leggere le vicende precedenti, poiché fondamentalmente devo rivelare il finale del libro "L'Orlo della Fondazione" :).

***
Da come inizia il romanzo, si capisce chiaramente che è l'esatta prosecuzione dell'episodio conclusivo narrato ne "L'Orlo della Fondazione": sono passati 498 anni da quando "Hari Seldon" ha creato la "Prima Fondazione" e la scienza della psicostoria. Goran Trevize, consigliere di Terminus, viene attirato su Gaia, un pianeta in cui ogni essere è connesso agli altri a formare un unico grande organismo, perché ha il dono di poter prendere decisioni "giuste" senza avere dati sufficienti. Ciò che gli viene chiesto è di decidere delle sorti dell'umanità: proseguire in accordo al piano Seldon, ottenendo una galassia comandata con la forza dalla "Prima Fondazione" dietro la supervisione mentale della "Seconda Fondazione", o la creazione di Galaxia, un modello su scala galattica di Gaia, ovvero l'unione di tutte gli esseri viventi e la materia inanimata in un'unica entità in costante connessione telepatica. La scelta di Trevize ricade su Galaxia, ma è proprio la mancanza di una motivazione a supporto di tale decisione che lo spinge a cercare l'origine dell'umanità, ovvero il pianeta Terra.
***

Golan Trevize, nel suo viaggio alla ricerca del primo pianeta in cui si sia sviluppata la razza umana, è accompagnato da Bliss, una ragazza in costante contatto col suo pianeta d'origine e con capacità mentali notevoli, e lo studioso di storia antica Janov Pelorat.

La ricerca sembra impossibile poiché nemmeno le informazioni, risalenti a 15.000 anni prima, che può richiamare Bliss esaminando la memoria del suo pianeta hanno riferimenti precisi alla Terra. Tantomeno si trovano riferimenti nei documenti più antichi reperibili, apparentemente perché qualsiasi riferimento al pianeta sembra essere stato rimosso.

Inizierà dunque un lungo viaggio che porterà i tre protagonisti ad esplorare mondi differenti, più o meno abitabili, e ad incontrare entità bizzarre, quali muschi parassiti, animali ed ermafroditi solitari. Le conoscenze e le capacità di tutti saranno fondamentali nel corso del viaggio.

Il libro è incentrato sul tema dell'individualità in contrapposizione ad un'intelligenza collettiva, ad apparente scapito del singolo individuo. Le discussioni tra Golan e Bliss verteranno soprattutto su questi argomenti, non senza l'intervento mediatore di Janov, compagno di Bliss, oltre che storico. Nondimeno, il tema del viaggio porta ad interessanti riflessioni sulle diverse entità che si incontrano.

La scrittura è fluida ed il libro si lascia leggere facilmente. Ho trovato affascinante l'approccio, per così dire, scientifico con cui vengono descritte le tecnologie ed affrontate le nuove scoperte: mezzi di trasporto, pianeti sconosciuti, nuove culture di diversa natura. Ci si troverà dunque a riflettere su modi di vivere differenti dal nostro e chiedersi fino a che punto si possano accettare e rispettare certe tradizioni, per noi ingiustificate o barbare.

Come nei romanzi precedenti, nulla è lasciato al caso e tutto si incastra come in un puzzle di eventi perfettamente ritagliato. Il finale, che ritengo soddisfacente, lascia comunque un interrogativo inquietante ed intrigante che, purtroppo, non è stato e non potrà mai essere chiarito da Asimov.

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Prossima lettura: "La Svastica sul Sole", Philp K. Dick.

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Errori:

  • pag. 252,9: "avrebbe potuto apparire" -> "sarebbe potuto apparire".

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Citazioni:

  • pag. 39: "Fissò il computer avvertendo una calda sensazione di sollievo. Funzionava perfettamente. Anzi, la sua sensibilità sembrava anche maggiore, e Trevize provava per il computer qualcosa di definibile solo con la parola amore";
  • pag. 392: "Aveva istruito il computer perché emettesse una nota bassa e riverberante dopo avere calcolato [...]. Non c'era alcun motivo di farlo...solo la soddisfazione di sentire quel suono e sapere che forse la ricerca era terminata.".

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New Wor(l)ds:

  • terminatore: astron., linea convenzionale che delimita la zona oscura del disco lunare da quella illuminata;
  • peana: discorso celebrativo ed encomiastico, spec. ampolloso e magniloquente;
  • circadiano: biol., del ritmo fisiologico di un organismo, che è in relazione con l’alternarsi del giorno e della notte;
  • periastro: astron., punto di minima distanza dall’astro principale nell’orbita ellittica descritta attorno a esso da un altro corpo celeste;
  • seggetta: sedile, spec. a forma di cassetta, contenente un vaso da notte.

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Informazioni sul libro:

Titolo originale Foundation and Earth
Editore Oscar Mondadori
Anno di prima pubblicazione 1986
Pagine 525
Legatura brossura
Prezzo € 8,80
ISBN 978-88-04-40302-9

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2 commenti ↓

  • 1 MarcoNo Gravatar ~ 18/12/2008 @ 14:15:09

    libro molto bello, mi ha fatto passare un paio di notti in bianco perchè nn riuscivo a staccarmici! Ma la conclusione nn mi è parsa incastrarsi così alla perfezione, per esempio non è chiaro il motivo per cui

    ***SPOILER***
    sono state distrutte le informazioni riguardo alla terra...qualcuno ha capito?

  • 2 RossellaNo Gravatar ~ 9/03/2010 @ 12:01:03

    Non è chiarissimo come mai questo sia avvenuto.
    In merito all'interrogativo inquietante lasciato da Asimov...Ho scoperto che ci sono tre libri scritti dopo la sua morte, approvati e autorizzati. Una volta finito di leggere i suoi lavori, mi piacerebbe avere a disposizione anche questi. Ovviamente non avranno la maestria di quelli originali, ma forse sarà piacevole avere una chiusura del quadro, anche solo indicativa.
    Nonostante tutto questo rimane il capitolo che ho preferito in assoluto di tutta la saga della Fondazione. Il personaggio di Trevize è il classico mezzo-cinico alla Asimov, che nel corso del viaggio si ricrede e cambia idea. Il trio Trevize-Bliss-Pelorat è ben assortito, con il potere mentale di Bliss, la sapienza di Pelorat e l'impazienza di Trevize.
    Sembra di rivedere in campo Daneel, Giskard e Baley (con la differenza che Daneel e Giskard sono robot e non uomini).

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