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L'Occhio del Golem

Scritto il 17 December 2007 alle 14:51

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Sono arrivato alla fine del secondo volume della trilogia di Bartimeus, di Jonathan Stroud, la quale comprende:

Eccovi quanto riportato nell'aletta sinistra:

"Sono passati quasi tre anni dalla vicenda dell’Amuleto di Samarcanda, e Nathaniel si è confermato il mago più giovane e intraprendente di tutto il Ministero. Niente di strano, quindi, che venga convocato per risolvere un mistero inquietante: una specie mostro, enorme, invisibile, circondato di oscurità, getta Londra nel panico e fa strage di cose e persone.
Il primo ministro è convinto che sia colpa della Resistenza, un gruppo di londinesi privi di poteri magici che si oppone alla classe dominante dei maghi; ma le indagini di Nathaniel si rivelano infruttuose, come i tentativi di infiltrarsi nel gruppo. Messo alle strette, circondato dall’invidia e dall’odio degli altri membri del Parlamento, Nathaniel deve andare a Praga alla ricerca del colpevole, ed evoca il jinn Bartimeus che già l’aveva aiutato tre anni prima. Ma stavolta Bartimeus non è affatto d’accordo...Un romanzo ricco di suspense e sapientemente costruito sul fascino del potere e sul coraggio di sfidarlo, ambientato nelle cupe atmosfere di una Londra sinistra e demoniaca; una miscela perfetta di magia, avventura e complotto, con un protagonista irresistibile: il jinn Bartimeus, potente, ingegnoso e astuto, e soprattutto esilarante. Il secondo, attesissimo capitolo di un capolavoro della fantasy.
"

("della fantasy"? Mah.)

Differentemente rispetto a "L'Amuleto di Samarcanda", la narrazione non è sviluppata solo dal punto di vista di Nathaniel e di Bartimeus, ma anche da quello di Kitty. Si può facilmente osservare dal titolo dei capitoli, utilizzato per indicare il nome del personaggio su cui è incentrato ciascuno di essi.

Sono passati tre anni dalle vicende narrate nel primo libro e Nathaniel, o meglio John Mandrake (per usare il suo nome comune) è stato assunto al Ministero come "Assistente del Capo degli Affari Interni", sotto la protezione di Jessica Whitwell, "Ministro della Sicurezza".

Cosa c'entra in tutto questo "Kitty"?

Kitty, o meglio Kathleen Jones, un personaggio appena abbozzato nel precedente libro, a mio avviso, scalza la figura di Nathaniel dal fianco di Bartimeus, conquistando un ruolo predominante.

Kitty è una ragazza "comune" che fa parte della Resistenza, un gruppo che vuole sovvertire la dittatura istituita dall'ordine dei maghi, il cui potere, pur essendo ancora forte, inizia a vacillare. Entra a far parte di tale gruppo in seguito ad uno spiacevole episodio accadutole insieme ad un suo amico, nello sviluppo del quale si comprende chiaramente il rapporto impari tra maghi e "comuni", naturalmente a vantaggio dei primi.

Nathaniel si mostra sempre più corrotto dal potere e dall'ambiente in cui opera e diventa inevitabilmente una figura negativa all'interno della storia, mentre il lettore non potrà che simpatizzare con Kitty e col demone (non chiamatelo mai demone, ma jinn!) Bartimeus. Ciò che lega questi due personaggi non è il vincolo di schiavitù che Bartimeus ha nei confronti di Nathaniel, ma piuttosto una sorta di indefinibile "fiducia", che probabilmente sarà meglio delineata nell'ultimo libro della trilogia.

Ciò che Bartimeus confessa a Nathaniel nell'ultimo capitolo a loro dedicato spiega bene il mutamento del mago:

***

[NdR: inizia a parlare Bartimeus]

«Non ho detto 'Nathaniel'. È perché ormai sembri più un Mandrake. Il ragazzo che è stato Nathaniel sta sbiadendo, ormai è quasi sparito».

«Bene» disse seccamente. «Sono felice che alla fine l'hai capito». Si schiarì la voce. «Allora addio, Bartimeus».

«Addio». Parlò. Andai. Non ebbi il tempo di dirgli che non aveva esattamente capito ciò che intendevo.

***

L'incapacità di Nathaniel di comprendere l'osservazione di Bartimeus esprime la freddezza del suo spirito, accecato dall'ambizione. Un finale che lascia sicuramente l'amaro in bocca, ma rende sicuramente interessante affrontare l'ultimo libro della trilogia, "La Porta di Tolomeo".

~~~

Come nel primo libro, forse un po' di meno, Bartimeus si esprime anche attraverso note a piè pagina. Ve ne riporto qualcuna divertente:

  • pag.10: "In guerra, ai maghi piace riservare a se stessi i valori più pericolosi, come fare impavidamente la guardia a grandi quantità di cibo e bevande qualche miglio dietro le linee";
  • pag.11: "A Praga i tempi erano duri [...]. L'aspetto esteriore prescelto dalle mie sentinelle ne era la riprova. Invece d sembianze terribili e bellicose, mi ritrovai davanti due sfuggenti pipistrelli vampiro, una donnola, una lucertola con gli occhi sporgenti e un ranocchio dall'aria triste";
  • pag.17: "Paragonare i padroni è un po' come paragonare i foruncoli in faccia: alcuni sono peggio di altri, ma anche il migliore non è che ti faccia proprio impazzire.";
  • pag.167:
    • testo: "[...] il nostro nemico era un afrit ribelle [...] distruggeva gli edifici con un alito";
    • nota a piè pagina: "Ho conosciuto maghi che avevano un potere simile, specialmente il mattino appena svegli.";
  • pag.182: "Queste erano soltanto rappresentazioni di pietra, ma ai giorni gloriosi dell'Assiria i jinn erano reali, e in maniera simile alle sfingi sottoponevano enigmi agli estranei, divorandoli se la risposta era sbagliata, sgrammaticata o anche solo pronunciata con un accento straniero. Erano bestie puntigliose".

~~~

New Wor(l)ds:

  • roc: uccello mitologico;
  • caracca: st.mar., dal XIII al XVI secolo, grossa nave a vela, mercantile o da guerra, usata da genovesi e portoghesi;
  • sambuco: mar., grande barca a vele latine, usata per navigare nel Mar Rosso e lungo le coste africane dell’Oceano Indiano;
  • giunca: mar., veliero diffuso nei mari dell’estremo Oriente, spec. in Cina, a due o più alberi, dalle caratteristiche vele quadrate rinforzate con canne orizzontali;
  • clipper: mar., veliero a tre o quattro alberi, usato nella seconda metà del XIX sec., spec. per traversate oceaniche;
  • pavese: mar., serie, festone di bandierine disposte sugli alberi e sugli stragli in segno di festa;
  • chaise-longue: letteralmente "sedia lunga", direi che si tratti di un triclinio, vedi qui;
  • wadi: mineral., insieme di minerali del gruppo degli psilomelani, di colore bruno o nero e consistenza terrosa, costituiti in prevalenza da ossido idrato di manganese;
  • salterio: mus., strumento musicale di origine ebraica a corde pizzicate | nel Medioevo, strumento musicale costituito da numerose corde tese su una cassa triangolare o trapezoidale fatte vibrare con le dita, con due bacchette o con il plettro;
  • taffettà: tessuto di seta, oggi anche di fibra artificiale, senza rovescio, compatto, liscio e frusciante, usato spec. per fodere e abiti femminili;
  • malmostoso: milan., scontroso, scorbutico;
  • goffrare/goffratura: industr., procedimento meccanico per imprimere in rilievo materiali cedevoli, come cuoio, tessuto, carta, plastica e sim.;
  • bossi: bot.com., arbusto sempreverde del genere Bosso (Buxus sempervirens) con rami fitti, foglie lucide e legno durissimo, che cresce spontaneo in luoghi aridi e sassosi e viene coltivato spec. per formare siepi;
  • idropisia: med., presenza di liquido nel tessuto sottocutaneo e nella cavità peritoneale;
  • pogrom: tor., spec. nella Russia zarista, rivolta popolare antisemita spesso incoraggiata dal potere centrale, accompagnata da saccheggi, devastazioni, massacri; estens., violenta persecuzione contro una minoranza etnica o religiosa;
  • redivivi: agg., tornato in vita: quel ragazzo sembra suo nonno r.; anche s.m.;
  • crocchio: gruppo di persone che parlano tra loro, spec. per strada: parlare in c., riunirsi, fare c.;
  • modisteria: laboratorio o negozio della modista (s.f., donna che confeziona o vende cappelli e altri tipi di copricapi femminili);
  • elitra: ntom., ognuna delle due ali, dure e rigide, che in molti insetti proteggono un secondo paio di ali membranose;
  • pistolotto: teatr., battuta particolarmente lunga e retoricamente strutturata che provoca l’applauso a scena aperta.

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Informazioni sul libro:

Titolo originale The Golem's Eye
Editore Salani
Anno di prima pubblicazione 2004
Pagine 553
Legatura cartonato
Prezzo €18,00
ISBN 978-88-8541-302-2

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