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I Figli di Húrin - Recensione

Scritto il 05 November 2007 alle 09:54

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Era da un po' troppo tempo che non leggevo (o meglio rileggevo) opere di John Ronald Reuel Tolkien (1892-1973) e questa è capitata proprio a fagiolo. Naturalmente non è curata dal professore, ma da suo figlio, Christopher Tolkien (1924).

La quarta di copertina, di Quirino Principe, recita (una volta tanto leggetela, capirete dopo 😉 ):

"La vicenda qui narrata e smisuratamente anteriore agii anni intorno al 1420 della Terza Era della Terra di mezzo in cui si colloca la vicenda del Signore degli Anelli: una catena di genera/ioni e di ere, migliaia d'anni. Si sprofonda a ritroso nella preistoria, e se la vicenda di Boilbo, di Frodo e di Aragorn è un mito, qui approdiamo al mito del mito. Qui si narra della genealogia di Hador, da cui discendono gli eroi di Dor-lómin, della tragica Battaglia delle Innumerevoli Lacrime, delle nozze di Hurin e Morwen e del destino di Túrin loro figlio, Lasciata fu I'ultima pagina dei Figli di Hùrin il lettore potrà ritornare alla rilettura del Signore degli Anelli scoprendo nuove e prima inavvertite vie d'accesso"

Non avete notato niente di strano? Chi diavolo è Boilbo‽ Lo zio di Froido? 😀 Iniziamo bene con un bel errorino di scrittura: ovviamente si tratta di Bilbo Baggins.

Prima di parlare del contenuto, menzione speciale alla Bompiani per la scelta di proporlo in versione cartonata piuttosto che brossura. L'edizione è corredata da 8 illustrazioni a colori di Alan Lee presenti in pagine dedicate e di carta lucida, e 20 illustrazioni in scala di grigi che fanno da complemento al testo. Inoltre, la mappa presente alla fine del libro è estremamente comoda poiché può essere dispiegata in modo tale da poter tenere comunque il libro chiuso da tale lato mentre si legge.

La storia narrata in questo libro è già presente parzialmente in altre opere di Tolkien, quali "Il Silmarillion", "Racconti Incompiuti" e "Racconti Perduti", ma mai era stata prima d'ora proposta in una versione completa, e si svolge 6500 anni prima delle vicende narrate ne "Il Signore degli Anelli".
La vicenda è fondamentalmente incentrata sul personaggio di Túrin, un eroe tragico il cui destino è segnato dalla maledizione lanciata sulla sua famiglia da Morgoth (conosciuto anche come Melkor o Melko), il più potente tra gli Ainur creati da Eru. Per rendere l'idea del potere di Melkor a chi abbia letto solo Il Signore degli Anelli, è sufficiente dire che all'epoca Sauron era un suo servitore.

"L'ombra del mio pensiero sarà su di loro ovunque vadano, e il mio odio li perseguiterà sino ai limiti del mondo [...] Ovunque andranno sarà male. Ogniqualvolta parleranno, le loro parole saranno foriere di cattivo consiglio. Qualsiasi cosa facciano, si rivolterà contro di loro. Moriranno in disperazione, maledicendo sia la vita che la morte."

La sua vita è segnata da un destino beffardo ed ineluttabile, contro il quale cerca, seppur talora debolmente, di combattere. Vani sono i suoi tentativi di sfuggire alla sorte subendo ed auto-infliggendosi numerosi nomi ed appellativi:

  • Neithan (L'Offeso)
  • Gorthol (Elmo terribile)
  • Agarwaen (Macchiato di Sangue)
  • figlio di Úmarth (figlio di Malasorte)
  • Adanedhel (Uomo-Elfo)
  • Thurin (Il Segreto)
  • Mormegil (Spada Nera)
  • Selvaggio dei Boschi
  • Turambar (Padrone del Destino)
  • Dagnir Glaurunga (Il Flagello di Glaurung)

Il suo destino avverso coinvolgerà chiunque gli starà accanto:

"Di certo, è per mancanza di buon senso, non di coraggio, che  la gente di Húrin trascina gli altri nei guai!"

L'anatema gettato sulla sua famiglia dal Vala ribelle decaduto Melkor (vi ricorda qualcosa questa definizione?) perseguiterà Túrin e porterà ogni sua azione a prendere una svolta negativa, fino al tragico e, se vogliamo, shakespeariano, epilogo.

~~~

Per la rubrica "New Wor(l)ds", che inauguro in questo momento, le nuove parole che ho appreso da questo libro sono:

  • scolta: lett., guardia, sentinella; essere di s., fare la s., fare la guardia;
  • contezza: cognizione, conoscenza: mi trassi oltre per aver contezza | di quello spirto (Dante); dar c., render noto; aver c., essere informato;
  • vieppiù: ancor più, sempre più;
  • ctonio: sotterraneo, infero, spec. con rif. alla religiosità della Grecia antica: divinità ctonie.

~~~

Riporto, infine, alcuni errori o comunque traduzioni "poco accorte" che ho trovato:

Pag.7: "Weathertop" è tradotto con "Vetta del Tempo", quando in altre opere è stato sempre tradotto con "Colle Vento"; capisco che quella scelta sia la traduzione letterale, ma in italiano rende davvero male dando una connotazione meta-fisica, mentre il riferimento è al tempo atmosferico;

Pag.25: "Huron" non esiste! Il nome corretto è "Huor";

Pag.139: "ascie"; non mi risulta che esista un arcaismo che preveda la "i" nel plurale di "ascia" (come curiosità, vi dico che anche al singolare si può chiamare quello strumento "asce").

---

Informazioni sul libro:

Titolo originale Narn i Chîn Húrin. The Tale of the Children of Húrin
Editore Bompiani
Anno di prima pubblicazione 2007
Pagine 325
Legatura cartonato
Prezzo € 20.00
ISBN 978-88-452-5961-6

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6 commenti ↓

  • 1 EleonoraNo Gravatar ~ 5/11/2007 @ 16:13:18

    ciao!!! letto tutto il post, idee molto più chiare, appena vado alla feltrinelli lo prendo! grazie

    torno allo studio di storia... -.-

  • 2 xman74No Gravatar ~ 7/01/2008 @ 16:07:31

    Non è LOTR ma è carino...passabile...da avere nella propria biblio...anche se gli eventi si susseguono molto velocemente..come confessa anche il figlio di Tolkien che dichiara di aver messo solo insieme gli appunti del padre senza "modellare" niente...
    Ma ci può stare...
    Il romanzo è una tragedia continua...tutta dovuta ad una maledizione...

    Un paio di giorni di piacevolissima lettura per tornare nella Terra di mezzo... che tanto amiamo

    Ps. Unico errore, spero, si parla di un periodo natalizio...son rimasto sbigottito....nel fantasy di questo genere non esiste il natale!!!!! Possibile errore di trascrizione....se vorrete indicherò anche la pagina.

  • 3 GlutammicoNo Gravatar ~ 9/02/2008 @ 22:58:09

    Ciao!Visto che hai letto il libro,vorrei chiederti una cosa:ho già letto il Silmarillion(più e più volte!! 🙂 ),volevo sapere se effettivamente il buon Christopher Tolkien ha cambiato qualcosa...nel senso,è raccontata in modo diverso,magari con più particolari e con una narrazione più lunga,che si sofferma sui vari passi della vicenda,o è la stessissima storia di Tùrin raccontata nel capitolo 21 del Silmarillion??

  • 4 JhackNo Gravatar ~ 9/02/2008 @ 23:21:03

    @Glutammico: naturalmente la trama della storia è la stessa, ci mancherebbe altro. Tuttavia viene inevitabilmente approfondita, anche perché da un capitolo è diventato un libro di 325 pagine :). Non chiedermi le differenze perché sinceramente non le so: è da un bel po' che ho "Il Silmarillion".

  • 5 GlutammicoNo Gravatar ~ 10/02/2008 @ 23:23:20

    Grazie! : )

  • 6 SekhemtyNo Gravatar ~ 2/08/2010 @ 11:39:19

    Bellissimo libro, non mi stanco mai di leggere Tolkien, specialmente quando racconta della Prima Era, con il particolare stile "alto" che contraddistingue le storie tratta dal Silmarillion.

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